Maltempo, perso il 50% del mais: rischio aumenti su carne e latte

AGRICOLTURA. Le associazioni sentite in Regione, chiesti anticipo dei Pac e microcredito. Il presidente Coldiretti: «Tutti colpiti, dovremo rivolgerci anche fuori provincia».

Una perdita dei raccolti di mais in Lombardia tra il 50 e 70%, con pesanti riflessi negativi sulla disponibilità di foraggio e, quindi, con un probabile aumento dei costi di produzione di latte e carni. È il quadro tracciato giovedì dai rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo, ascoltati in commissione regionale Agricoltura per fare il punto sui danni provocati dagli eventi atmosferici dei giorni scorsi. Sono intervenuti rappresentanti di Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri. Quasi tutte le province lombarde sono state interessate da fenomeni atmosferici di straordinaria violenza.

In Bergamasca, secondo i dati raccolti da Coldiretti Bergamo (ma la raccolta è ancora in corso) la perdita del raccolto di mais oltre che di soia e ortaggi è complessivamente vicina al 50%: «Chiaramente il mais – sostiene il presidente Gabriele Borella – è stata la coltura più danneggiata perché è quella più diffusa». Proprio per questo motivo la produzione di trinciato e granella da trasformare in cibo per gli allevamenti di bovini e suini sarà molto inferiore al previsto. Di conseguenza gli agricoltori saranno costretti ad acquistare sul mercato il prodotto mancante: «Nel caso della Bergamasca – continua Borella – dovremo rivolgerci anche fuori provincia, perché nei nostri confini i produttori di mais sono stati quasi tutti colpiti e, quindi, non c’è grande disponibilità. Se non saremo aiutati ciò, inevitabilmente, non potrà che aumentare il costo di produzione di carni e latte».

«Serve più liquidità»

A fronte di questa situazione le organizzazioni di categoria udite in commissione Agricoltura hanno quindi chiesto l’anticipo dei versamenti dei fondi Pac (Politiche agricole comuni) e l’apertura di linee di microcredito garantite da Finlombarda. «Una maggiore liquidità – spiega il presidente di Coldiretti Bergamo – ci permetterà di andare sul mercato proprio per accaparrarci del foraggio. Bisogna però fare presto poiché la disponibilità del prodotto non è infinita».

Da parte delle istituzioni sembra esserci stata massima attenzione alle esigenze degli agricoltori: «Abbiamo recepito – ha dichiarato Floriano Massardi, presidente della commissione Agricoltura – i suggerimenti e le richieste dei rappresentanti di una filiera così importante per la nostra regione». «La conta dei danni è ancora in corso – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi – ma la Regione si è già mossa nei confronti del governo per chiedere lo stato di calamità e avviare così le procedure per i ristori».

«I danni registrati – ha concluso il consigliere bergamasco Giovanni Malanchini – hanno un’estensione quasi totale sul territorio lombardo. Ora risulta urgente effettuare una ricognizione puntuale e precisa dei danni al fine di pianificare opportunamente gli interventi e lavorare sul sistema dei risarcimenti».

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