Melone di Calvenzano, la grande calura estiva non ha rovinato la qualità

Raccolta anticipata. È stato un anno positivo, soprattutto dal punto di vista qualitativo, quello del melone retato di Calvenzano.

Nonostante anche i coltivatori di questo melone (la cui produzione viene fatta da due società agricole, Vegeta srl e Ridibio di Ferrari Lorenzo, su terreni dati della Cooperativa Agricola di Calvenzano, che ne coordina le attività e ha ottenuto il riconoscimento di Presidio SlowFood) abbiano dovuto fare i conti con la siccità e con i rincari dei prezzi delle materie prime e delle bollette, infatti, il raccolto ha portato buoni risultati, con ben 10 quintali di melone prodotto. E nei prossimi giorni inizierà la produzione del liquore al melone, prodotto di punta tra quelli trasformati e commercializzati dalla cooperativa.

«Nel 2022 – dichiara Gaetano Vertova, agronomo che segue le coltivazioni per la Cooperativa Agricola di Calvenzano – sono stati coltivati circa 1.200 metri quadri, impiegando circa 600 piante. L’annata si è presentata già difficile in fase di semenzaio: le alte temperature primaverili di quest’anno non erano l’ideale sulle giovani piante, per cui l’azienda ha dovuto prestare la massima attenzione nella gestione delle irrigazioni per non generare condizioni microclimatiche favorevoli allo sviluppo di alcuni patogeni tipici del melone». Fase di crescita che però è stata superata grazie al lavoro dell’azienda e il melone poi è stato trapiantato in pieno campo. La raccolta quest’anno è stata poi anticipata rispetto al passato ed è iniziata il 15 di luglio, risultando poi concentrata in un breve periodo di circa 15 giorni. «La selezione effettuata negli anni precedenti – continua – inizia a dare i primi risultati e tutti i meloni avevano le caratteristiche tipiche dell’ecotipo: quasi assente la costolatura, una polpa che si mantiene soda, con intensa colorazione arancio-salmone, profumazione intesa e gradevole tipica della varietà. Aiutati anche dall’andamento climatico, inoltre, la gradazione zuccherina è sempre stata alta e questo valorizza ulteriormente il prodotto». Un prodotto quindi, di ottima qualità quello raccolto quest’anno, che ora inizierà la fase di trasformazione.

«Tutti i prodotti trasformati – spiega Vertova – utilizzano il logo della cooperativa, che in vari forme si occupa della trasformazione del melone e della commercializzazione dei prodotti. Negli ultimi anni la produzione più importante è stata quella del liquore al melone, che da anni si trova in negozi e punti vendita della zona, ma da dal 2020 viene anche esportato in una quantità rilevante verso i mercati asiatici dove le sue caratteristiche di liquore amabile e poco alcolico ottiene ottimi riscontri. Nei prossimi giorni inizierà la produzione. Ma visto la qualità elevata dei meloni non c’è dubbio che sarà un ottimo prodotto». Dopo un buon 2022, ora l’azienda punta a migliorare ancora già dal prossimo anno la qualità del proprio retato. «Tra i meloni raccolti – conclude – sono stati selezionati quelli con le migliori caratteristiche morfologiche e organolettiche per la raccolta dei semi che saranno utilizzati per le semine dell’anno prossimo. Quasi tutto il prodotto è stato inviato alla trasformazione: infatti il frutto ha soprattutto un impiego in trasformati, anche se per tutto il periodo della raccolta sono stati comunque disponibili come freschi in alcuni punti vendita. Una parte di prodotto, infine, è stata utilizzata direttamente anche nella ristorazione».

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