(Foto di Colleoni)
IL LISTINO. Crescita del 4% delle richieste, i valori in a Bergamo salgono del 2,8%. Traina il «centralissimo» (+3,2%). Resta la criticità degli affitti lunghi.
Confermata anche per l’anno che sta per chiudersi la buona performance messa a segno dal mercato immobiliare quest’anno. Positive anche le prospettive per il prossimo anno, ma forse qualche nube si sta addensando sul settore impedendo di fare previsioni da qui ai prossimi anni. Con un incremento del 4% per quanto riguarda il numero di compravendite, con una crescita dei valori del 2,8% in città e del 3.4% in provincia, il mercato immobiliare del nostro territorio è decisamente in buona salute, fatti salvi i noti problemi, anche a livello nazionale, legati al costo delle nuove edificazioni, della scarsità di alloggi destinati agli affitti lunghi e l’ormai cronica crisi degli immobili legati al terziario come negozi, uffici e capannoni.
Il punto sul mattone è stato al centro della presentazione fatta giovedì mattina, nella sede di Confcommercio Bergamo, della 31esima edizione del Listino dei prezzi degli immobili della Provincia di Bergamo, realizzata da Fimaa (Federazione italiana mediatori e agenti d’affari, aderente a Confcommercio Bergamo) in collaborazione con Adiconsum, Ance Bergamo, Appe Confedilizia, Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Bergamo, Consiglio Notarile di Bergamo. «Il listino presentato nella sua nuova veste grafica è strumento che serve agli addetti ai lavori, ma risulta essere di utile consultazione anche per un pubblico più vasto – ha ricordato il direttore di Confcommercio, Oscar Fusini –, con l’accortezza di tenere presente che i valori indicati sono valori medi che possono però essere una valida base di riferimento».
Il mercato delle abitazioni residenziali continua dunque a mostrare una crescita dei prezzi di compravendita, consolidando gli incrementi degli anni precedenti. In aumento del 4% anche le compravendite. L’aumento complessivo, medio, in città è del 2,8%, con il «centralissimo» che segna un +3,2% e il semicentrale un +2,2%. I prezzi medi più significativi del nuovo restano quelli di Città Alta (6.500euro al metro quadro), zona dei Colli e viale Vittorio Emanuele (5.500 euro/mq), via XX Settembre (5mila/mq), zona piscine (4.500), zona Accademia Carrara (3.800) e le zone di via Finardi, Conca Fiorita e Stadio che sono ulteriormente apprezzate.
«Da notare che il mercato è particolarmente dinamico per valori sotto i 150mila euro – ha sottolineato Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo e coordinatore Fimaa Lombardia -. È un mercato a cui si rivolgono soprattutto i giovani che hanno ancora avuto la possibilità di essere supportati dallo Stato, mentre stanno sparendo gli acquirenti per la fascia che va dai 400mila ai 700mila euro. E questo per il mancato allineamento tra redditi e valore degli immobili, soprattutto riferito al nuovo». Positivo anche il bilancio per la provincia, come spiegato dal consigliere Fimaa Daniele Rota Nodari, dove a farla da padrone è il mercato turistico a cui si deve il 50% circa delle transazioni. Presenti alla conferenza stampa il vicepresidente Fimaa, Luigi Ottolini, Massimo Tomasoni, consigliere Fimaa, Lorella Ghilardi, presidente Appe Confedilizia, Mina Busi, presidente Adiconsum, Nadia Lorenzi del Collegio Geometri e Dario Roncelli, consigliere Ance.
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