Nuovo integrativo alla Evoca Group: «Ai lavoratori 1.400 euro per il welfare»

Imprese. Accordo raggiunto tra azienda e Fim, Fiom, e Uilm di Bergamo. Frigeni (Fim Cisl): «Risultato importante».

Nei giorni scorsi è stato siglato il rinnovo del contratto integrativo aziendale del triennio 2023-2025 tra la Evoca Group, le Rsu e Fim, Fiom e Uilm, a seguito del referendum che ha concluso il percorso democratico di consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo. Il contratto risponde alle richieste presentate in piattaforma, soddisfacendo gli elementi di innovazione: è rafforzato il ruolo delle commissioni paritetiche, in ambito Ecos e Active-Ageing e dell’Esecutivo; valorizzato il sistema delle reazioni sindacali, con apertura di spazi contrattuali significativi; si introduce una sperimentazione operativa dei break formativi nell’ottica della formazione continua su salute e sicurezza; si avvia un confronto sul riconoscimento della professionalità e sviluppo di eventuali nuovi profili professionali, nell’ambito del nuovo sistema definito nel CCNL del 5 febbraio 2021.

In tema di conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e diritti individuali, vengono inserite nuove postazioni part-time, viene incrementato al 50% il trattamento economico del congedo parentale, aumentato il monte ore per permessi visita medica e assistenza ai figli fino a 12 anni, regolamentata la futura applicazione dell’istituto della banca ore solidale, introdotta una tutela economica dell’aspettativa per motivi di salute.

Dal punto di vista normativo si è regolata e perimetrata l’applicazione di istituti contrattuali per le gestione dei picchi e dei flessi produttivi, che fortemente stanno impattando sul settore, data anche la crisi delle catene di approvvigionamento globali. In tema di smart working si è definita l’assegnazione di uno specifico kit di strumentazione, funzionale all’esecuzione del lavoro in modalità agile.

Dal punto di vista economico è stato incrementato il montante complessivo teorico del premio di partecipazione, commisurato a indicatori, ad un valore di 5.430,00 euro. L’incremento complessivo sale al 15% dell’attuale se consideriamo l’aumento della quota di welfare aziendale, in aggiunta al welfare del CCNL. Infatti nel triennio si passerà da 100,00 euro a 300,00 euro aggiuntive al CCNL. Aumentata anche la quota Cometa a carico dell’azienda, nella logica di rafforzare e far crescere l’adesione alla previdenza complementare.

Sull’anno corrente sono state contrattate ed erogate, in aggiunta a quanto previsto dal PDR vigente, 500,00 euro di Welfare, a cui si sono aggiunte ulteriori 900,00 euro erogate dall’azienda con l’obiettivo di rispondere nell’immediato al caro vita, che pesantemente sta erodendo i redditi familiari, causa dinamiche inflattive.

«In un contesto generale “complesso” dopo 2 anni difficili - dichiara Simone Frigeni, operatore Fim Cisl - , la trattativa ha consentito di ottenere risultati importanti. Garantisce un equo riconoscimento all’impegno delle persone, maggior tutela dei diritti, del salario e un’attenzione al tempo-vita. La continuità dell’azione sindacale e del sistema di relazioni si dimostra essenziale per poter affrontare un contesto produttivo in cui pesano molte incognite.”

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