Ristorazione e ospitalità, le aziende ora puntano su prodotti sostenibili

HOSTMILANO. Un mercato che a livello nazionale oggi vale 4,56 miliardi con forti previsioni di crescita. Si punta su soluzioni che aiutano a ridurre i consumi.

Delle 400 aziende lombarde che prenderanno parte all’edizione 2023 di HostMilano, fiera leader mondiale per l’ospitalità professionale, il fuori casa e il retail, 37 portano la bandiera bergamasca a conferma di come il comparto sia vivo e vitale. Settore quello dell’hospitality e del food che, dopo gli anni orribili della pandemia, in cui gli imprenditori hanno dovuto navigare a vista, si è riaffacciato al mercato con una rinnovata forza. A sottolinearlo è l’incoraggiante partecipazione delle imprese alla kermesse milanese, che vedrà sfilare negli spazi di Rho Fiera (13/17 ottobre) oltre 2000 espositori dall’Italia e da altri 50 Paesi.

37 realtà bergamasche

Previsti buyer provenienti da 63 Paesi, in particolare Canada, Usa, Centro-Sud America, Paesi del Golfo e Asia . Alte sono le aspettative delle realtà orobiche che, forti delle previsioni a livello globale del mercato del food service equipment (44 miliardi per il 2023) e del ruolo di leadership dell’Italia (4,56 miliardi nel 2022), approdano alla manifestazione con la volontà di implementare il loro business.

Tecnologia e innovazione sono i punti di forza della Baldassarre Agnelli di Lallio, azienda specializzata nella produzione di pentole e padelle, la cui presenza in fiera è storica. «A Host – dice Angelo Agnelli, a.d. dell’azienda di Lallio - metteremo in mostra tutte quelle soluzioni tecniche innovative, frutto della nostra divisione R&S e che, in un periodo di rapidi cambiamenti ed evoluzioni nelle fonti di calore di cottura, sono indispensabili per rimanere competitivi. Host, però, assume anche un ulteriore significato per la nostra azienda: in concomitanza con il sabato della manifestazione, presso i nostri stabilimenti, organizzeremo un evento unico che darà ai clienti e al pubblico la possibilità di vedere il nostro “dietro le quinte” ».

«Questa esposizione, a cui partecipiamo per la prima volta - spiega Alberto Grotto, a.d. di Terya, che propone soluzioni mirate a coprire tutti i processi specifici dell’hospitality e dell’industria agroalimentare - è per noi una vetrina di valore sia per intercettare player nazionali e stranieri, sia per mettere la lente sui nostri prodotti a forte tasso di tecnologia». Se internazionalizzazione e innovazione sono le parole chiave, anche la sostenibilità non è da meno. Ne dà conferma la Tessitura Perego di Cisano Bergamasco che, attiva nella produzione e distribuzione di biancheria da tavola, letto, bagno e spa per lavanderie industriali e hotel, è già presente con successo in diversi Paesi Europei, America e Emirati Arabi. «La sostenibilità, insieme all’innovazione, è uno dei fattori che contraddistinguono la nostra proposta per questa edizione della fiera, dove presenteremo una linea Ecologica certificata e realizzata con materiali riciclati» spiega Andrea Perego, responsabile del prodotto dell’azienda. Attenzione al mondo green anche per Adler di Costa di Mezzate, in prima linea nello sviluppo e produzione di lavastoviglie professionali per il settore horeca, presenti per il 40% in Europa, 30% Stati Uniti e 30% nel resto del mondo. «Nell’ambito del lavaggio professionale – spiega l’a.d. Giuseppe Spiaggia – il tema sostenibile è di grande attualità, tanto che i clienti esigono prodotti con minor impatto ambientale e riduzione dei costi di gestione. Per questo abbiamo sviluppato modelli che hanno maggior attenzione al risparmio energetico e idrico, adottando nuove funzionalità come Evosmart che, riducendo il consumo energetico e il tempo di gestione, rende la lavastoviglie più efficiente durante la fase di stand-by».

Per le aziende della bergamasca, però, Host non è solo il migliore contesto per presentare le proprie novità di prodotto. Tutti concordano infatti nel ritenere che «in un momento storico così incerto e discontinuo una manifestazione come questa può favorire lo sviluppo di un clima di fiducia tra le imprese, con ricadute positive per la loro crescita».

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