Spese delle famiglie tagliate dal carovita: crollano auto e tv

RAPPORTO FINDOMESTIC. Si risparmia sui beni durevoli. Nel 2022 spesi in provincia 2.836 euro a famiglia: -3,3%. Tenuta per mobili, telefoni e gli altri elettrodomestici.

Il carovita, il rialzo esponenziale delle bollette, le prime avvisaglie di un’inflazione che poi è esplosa hanno decisamente pesato sulle tasche delle famiglie bergamasche che nel 2022 hanno ridotto quasi tutti i capitoli di spesa, risparmiando un po’ su tutto. Così recita l’ultimo rapporto Findomestic: un calo dei consumi avvenuto nonostante l’anno scorso il reddito pro capite in provincia di Bergamo abbia raggiunto quota 22.011 euro, in crescita del 5,8% rispetto al 2021.

Si tira la cinghia

Ma l’accumularsi di spese aggiuntive a quelle ordinarie legate a mutui e rette varie, hanno fatto sì che le famiglie orobiche abbiano deciso di «tirare la cinghia» su gran parte delle voci di spesa, tanto che la spesa per i beni durevoli è stata di 1,33 miliardi di euro, pari a 2.836 euro a famiglia, in calo del 3,3% rispetto all’anno precedente.

A livello provinciale, ci sono voci di spesa quindi che portano il segno meno rispetto a 12 mesi prima, mentre altre restano in territorio positivo, ma la crescita risulta molto rallentata.

Si rimandano gli acquisti tecnologici

Nel dettaglio, analizzando alcuni beni, lo scorso anno sono stati spesi 301 milioni per le auto nuove (-10,9% rispetto al 2021), 354 milioni per quelle usate (-1%) e 46 milioni per le moto (il dato resta ancora lievemente positivo, +0,1%, ma è il peggiore a livello regionale). L’Osservatorio Findomestic ha rilevato un andamento peggiore rispetto alla media regionale anche in tutti i segmenti del settore casa, nonostante alcuni segni «più»: +2,6% per i mobili (328 milioni), +2,3% per gli elettrodomestici (109 milioni), +1,4% per la telefonia (106 milioni per una spesa di 227 euro a famiglia, la più bassa tra le province lombarde), mentre è profondo rosso, -9,1%, per l’information technology (44 milioni) e soprattutto l’elettronica di consumo, che coincide quasi sempre con gli apparecchi tv, anche quelli al plasma di ultima generazione: -19% (spesi 42 milioni di euro). Significa che chi ha un televisore vecchio, viste le spese incombenti, ha comunque rimandato l’acquisto a tempi migliori.

Si scelgono beni durevoli

Guardando la media regionale. nel 2022 le famiglie lombarde hanno speso 13,7 miliardi di euro in beni durevoli, l’1,1% in meno del 2021, contenendo il calo al di sotto di quello registrato a livello nazionale (-2,7%). La Lombardia, risulta la seconda miglior regione d’Italia, alle spalle solo della Toscana (-1%), Di media, una famiglia lombarda ha destinato all’acquisto di beni durevoli 3.048 euro, 390 euro in più rispetto alla media nazionale e 72 su quella del Nord-Ovest.

Milano traina la regione

A trainare la media regionale è la provincia di Milano, «top performer» in Italia e una delle due, insieme a Prato, ad avere chiuso l’anno con un bilancio positivo. Ma Milano a parte, il segno «meno» coinvolge tutte le altre province della Lombardia, dal -1,3% di Varese fino al -4,8% di Sondrio, con Bergamo (-3,1%) a metà del guado, in fatto di consumi complessivi.

A livello nazionale, tra le curiosità rilevate dall’Osservatorio, emerge che il 60% degli italiani aveva già prenotato le vacanze estive, il 33% in più dello stesso periodo del 2022: ma quasi per tutti (93%) non supereranno i 15 giorni, e per il 51% di questi non si andrà oltre una settimana. Inoltre il 41% dei vacanzieri spenderà molto (7%) o qualcosa (34%) in più rispetto all’anno scorso soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi.E’ soprattutto per questo motivo, afferma l’Osservatorio, che il 12% degli italiani (come lo scorso anno) non andrà in vacanza quest’estate.

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