Tentazione 4 giorni e tante dimissioni: «Nella meccanica il malessere esiste»

Settore inquieto. Nell’ultimo anno le persone che hanno lasciato il lavoro cresciute del 25%. Nieri (Fim-Cisl): «La pandemia vero spartiacque, si insegue una migliore qualità della vita».

Un settore inquieto quello metalmeccanico, dove ora avanza la richiesta del segretario Fim-Cisl nazionale Roberto Benaglia di pensare a una settimana lavorativa di 4 giorni e in cui sempre più persone lasciano volontariamente il lavoro. Lo confermano i dati Fim: a Bergamo nell’ultimo anno le dimissioni sono aumentate del 25% e se nel 2021 le imprese non riuscivano a coprire il 45% dei posti vacanti, nel 2022 si è superato il 70% . «Siamo di fronte a un fenomeno singolare - commenta Luca Nieri, segretario generale Fim-Cisl Bergamo, cercando di spiegare il malessere - che riguarda persone che non hanno già un’alternativa, ma decidono di prendersi una pausa di riflessione o cercano un’occupazione più appagante, inseguendo una miglior qualità della vita».

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