«Ticket ed esenzioni, a Bergamo 18mila richieste di pagamento»

Cartelle da 1.600 euro. Un congresso partecipato quello della Spi-Cgil di Bergamo, il sindacato dei pensionati che si è aperto chiamando a raccolta i 162 delegati eletti durante le 114 assemblee provinciali.

La segretaria uscente Augusta Passera ha iniziato il suo intervento ringraziando i circa 300 volontari «che fanno vivere lo Spi sul territorio, nelle nostre 46 sedi». A loro è dedicata una mostra fotografica curata da Mino Caputo con le foto di Marco Riva.

Per l’attualità la segretaria ha segnalato un’emergenza: «Siamo letteralmente travolti dal problema ticket sanitari: arrivano lettere ai pensionati in cui si richiede il pagamento di prestazioni di cui hanno usufruito in anni passati, prestazioni per le quali i pensionati avevano diritto ma per cui hanno utilizzato codici d’esenzione sbagliati. Si parla di 18mila persone nella nostra provincia. Questo ha creato il panico: ad alcuni è arrivata una richiesta di pagamento di 1.600 euro. Da quando abbiamo iniziato a offrire il servizio nel 2021, 4mila persone hanno richiesto lo Spid alle nostre sedi e gli appuntamenti non si fermano». La sindacalista ha poi parlato di sanità, puntando il dito contro «chi ha fatto della sanità privata il servizio da privilegiare, chi ci ha portato a pagare o rinunciare a curarsi, perché l’attesa di uno-due anni a volte rende inutili gli accertamenti richiesti, chi sta facendo delle case della comunità contenitori vuoti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA