Il sistema bancario sta molto bene e cambierà

ITALIA. Cosa sta succedendo nel sistema bancario italiano? E perché proprio ora, dopo tutti questi anni di (apparente) immobilismo?

Perché il sistema bancario italiano oggi sta molto bene, a differenza di dieci anni fa quando le aggregazioni erano dettate da esigenze di salvataggio. Quindi siamo di fronte a una crisi di crescita, e questo è già una buona notizia. Da tempo si chiacchierava della nascita di un terzo polo bancario italiano, accanto a Banca Intesa e Unicredit. Avrebbero dovuto farne parte Banco Bpm, Monte dei Paschi di Siena, magari Bper e - perché no? - la Popolare di Sondrio.

Il risiko bancario, le ultime mosse

Invece le cose sono andate diversamente. Banco Bpm ha aperto le danze con l’offerta su Anima, che non è una banca ma un gestore del risparmio. Poi Unicredit ha lanciato la sua offerta sulla stessa ex popolare. C’è da dire che intanto la stessa Unicredit si stava muovendo anche sulla tedesca Commerzbank e il Banco strizzava l’occhio a Siena.

Già, il Monte, resuscitato con i soldi del contribuente, con un nuovo amministratore delegato, e anche un po’ di fortuna, che non guasta mai, si ringalluzzisce e punta nientemeno che a Mediobanca. Non c’è bisogno di scomodare l’antico adagio attribuito ad Andreotti secondo cui a pensar male si fa peccato ma si indovina, per farsi l’idea che non si tratta di un’operazione soltanto di natura industriale, ma sarebbe un favore a due soci di Mps - e che soci! - che sono anche azionisti rilevanti della stessa Mediobanca e di Generali.

Nel frattempo, come nel gioco dei quattro cantoni, Bper ha paura di rimanere fuori e così aggredisce Sondrio. Ultimo colpo di scena: Mediobanca lancia l’offerta su Banca Generali, ovviamente dello stesso gruppo Generali, pagandola con azioni di Generali. Scusate la ripetizione ma non sono io l’artefice di questo intreccio. Perché Mediobanca fa questo? Per sottrarsi alle mire dei soci di Siena? Oppure fa come il rospo che si gonfia per non farsi inghiottire? E Intesa e la stessa Generali staranno a guardare? A me vengono in mente le leggi della tauromachia: il matador scende in campo quando i banderilleros hanno fiaccato la (povera) bestia.

Ma cosa importa di tutto questo al cittadino comune?

Apparentemente poco; nella sostanza molto. Non ci accorgeremo subito allo sportello di grandi cambiamenti ma la struttura del sistema bancario e finanziario italiano ne uscirà radicalmente trasformata. E questo per tacere della mappa del potere. La concentrazione delle banche e dei gestori del risparmio avrà effetti positivi e negativi. Dovremo temere il maggiore potere di mercato di colossi bancari sempre più grandi e magari aspettarci altre chiusure di sportelli, nonostante le blande prescrizioni emanate dal governo nell’esercizio del Golden Power. Ma ne usciranno anche banche più forti, con una maggiore capacità di sostenere le imprese, forse con un maggiore orientamento verso le grandi piuttosto che le piccole e medie, ma in grado di essere più presenti anche nel sostegno dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Un altro aspetto, la concentrazione degli attori che gestiscono il risparmio degli italiani favorirà che questo rimanga proprio nel nostro Paese, e non finisca per essere manovrato da soggetti stranieri, i quali saranno anche più bravi ma potrebbero avere obiettivi non del tutto collimanti con quelli della penisola.

Come vedete non è possibile emettere un verdetto univoco: è una cosa buona o è una cosa cattiva. È una tendenza per certi versi ineluttabile, che abbiamo visto in altri settori, per esempio l’automotive, anche qui con benefici e criticità. Ma il sistema finanziario è speciale, è molto delicato, più critico per la sopravvivenza e lo sviluppo di una nazione e il finanziamento del debito pubblico. Peccato che queste battaglie portino con sé anche interessi personali e forse partitici. Avrei gradito una partita più aperta, non giocata solo in casa. Non tifo per nessuno dei contendenti delle schermaglie nazionali, ma spero fortemente che Unicredit vinca la battaglia su Commerzbank.

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