
(Foto di ansa)
Fisco. L’evasione fiscale rappresenta per l’Italia una questione centrale nella relazione tra finanza pubblica e sistema economico, non solo per un’evidente tensione etica verso l’equità, ma anche per i riflessi sull’efficienza del sistema Paese.
Tollerare l’evasione si traduce in un sussidio implicito ai settori meno efficienti dell’economia e rende necessario un aggravio della pressione fiscale, indispensabile per raccogliere il volume di risorse necessarie allo svolgimento dei vari servizi di pubblica utilità. Ne deriva una perdita di competitività per i settori più efficienti. Varie stime valutano l’evasione fiscale in 100 miliardi annui e l’economia sommersa superiore al 20% del Pil. Se a ciò si aggiunge l’economia criminale, si stima che più di un quarto del nostro Pil risulti ignoto al fisco. Ciò riduce le entrate necessarie a garantire un efficace funzionamento della macchina statale. Inoltre, compromette la possibilità di realizzare un efficiente sistema di Welfare e, per di più, distorce la distribuzione del carico fiscale e dei benefici ricevuti, a sfavore di chi sceglie di non evadere.
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