Mercati e alleanze. Lo spazio per l’Italia

Mondo. A Washington nel discorso dell’Unione davanti alle Camere riunite a Biden sono bastate poche parole: questa sera annuncio nuovi standard, tutti i materiali che vengono utilizzati per le infrastrutture federali, finanziate con soldi pubblici, devono essere prodotti in America.

E poi proseguendo: faremo in modo che la catena di approvvigionamento inizi qui. Con la Cina il presidente Usa non vuole conflitto bensì concorrenza. Ma alle sue condizioni ovvero anche con dazi e gabelle. Nel mondo diviso in due il concetto della potenza dominante è chiaro: o di qua o di là. In questo modo chi ha surplus nell’export deve pensare a ridurli. Agli americani è sempre andato di traverso il fatto che i tedeschi avanzino una loro candidatura alla guida economica del mondo sotto le mentite spoglie dell’Unione europea. Adesso è arrivata la risposta ed è trasversale. Nel suo discorso Joe Biden ha risvegliato l’orgoglio nazionale ed ha parlato alla nazione intera. Su questi temi in Usa non ci sono divisioni nell’elettorato dei due partiti. Alle imprese tedesche non resta che investire in America. Questo dice il sondaggio della Camera di commercio Ahk e il numero 1 mondiale dei gas industriali Linde con 33 miliardi di fatturato ha già traghettato la sua quotazione a Wall Street.

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