
Cronaca / Hinterland
Mercoledì 09 Luglio 2025
Antenna 5G nel Parco dei Colli a Ponteranica: il Tar dà l’ok all’installazione
LA SENTENZA. L’opera era stata bocciata dopo il parere negativo dell’Ente. Il tribunale ha accolto il ricorso di Inwit: «Riconosciuto il valore sociale».
Al centro del contendere c’è l’installazione di una «infrastruttura digitale di telecomunicazione» per il 5G, in sostanza un’antenna, da realizzare a Ponteranica in una porzione di territorio all’interno del Parco dei Colli. Opera che era stata inizialmente «negata», in particolare per il parere contrario del Parco dei Colli, ma il cui iter ora può ripartire: il Tar di Brescia, con sentenza emessa il 1° luglio, ha infatti accolto il ricorso presentato da Inwit – azienda specializzata nelle torri per le comunicazioni e promotrice dell’intervento – contro quel diniego.
Gli interventi di mitigazione
«Nei provvedimenti impugnati – si legge in un passaggio della sentenza del Tar, a proposito dei provvedimenti ostativi del Parco dei Colli – mancano osservazioni specifiche. Il Parco non può quindi vietare i lavori, ma può ancora ottenere dalla ricorrente (Inwit, ndr), dopo la realizzazione della stazione radio base, l’esecuzione di interventi di mitigazione sulla base di un’istruttoria sito-specifica.
Il bilanciamento può essere raggiunto anche mediante particolari soluzioni estetiche e di design che siano ritenute idonee a favorire l’integrazione delle nuove opere nel sistema paesaggio». Nella pronuncia, interpretando la normativa vigente e la giurisprudenza consolidata, i giudici amministrativi aggiungono che «le infrastrutture relative alle reti di comunicazione, ivi inclusi gli impianti radioelettrici, sono assimilate a ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria. Sulla scorta di tale previsione, la giurisprudenza è costante nel ritenere che le stazioni radio-base siano compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica, coerentemente con il principio della necessaria capillarità degli impianti che compongono le reti pubbliche di comunicazione».
La storia della vicenda, dall’inizio
Passo indietro sino agli albori della querelle. Inwit è aggiudicataria di un lotto del bando «Italia 5G», finanziato dal Pnrr, e lo scorso anno aveva presentato a una serie di soggetti – Comune di Ponteranica, Parco dei Colli, Soprintendenza, Enav e Arpa – l’istanza di autorizzazione all’installazione dell’impianto in via del Castello. Nella relazione paesaggistica, ricostruisce la sentenza, l’azienda spiegava che «il palo sarebbe stato realizzato in acciaio con una colorazione verde abete, per mascherarsi meglio con la vegetazione circostante, e che la recinzione di delimitazione della stazione radio base sarebbe realizzata in rete metallica plastificata, sempre di colore verde, in modo tale che apparati posizionati al suo interno non fossero percepiti dall’esterno, anche grazie agli alberi e alla siepe presenti».
Il parere contrario del Prco dei Colli
A novembre 2024 la Commissione per il paesaggio del Parco dei Colli aveva espresso parere contrario «in considerazione del forte impatto dell’opera rispetto al contesto paesaggistico in ragione dell’elevata sensibilità dei luoghi». L’azienda ha impugnato così una serie di documenti di fronte al Tar, che ha accolto la posizione di Inwit e disposto l’annullamento del diniego impugnato. Di fatto, al netto di un’eventuale pronuncia del Consiglio di Stato, l’iter può ripartire ed è ora teoricamente favorevole all’azienda. «La sentenza dei giudici amministrativi – commenta Inwit – riconosce quindi il valore sociale delle opere di infrastrutturazione di rete, a sua volta basato su principi costituzionali, e aggiunge che, in ottica di bilanciamento degli interessi pubblici e privati, si deve tener conto della funzione servente che queste hanno per lo sviluppo di un’ampia serie di servizi pubblici sempre più dipendenti dalla velocità e dall’efficienza dei servizi di rete». D al Parco dei Colli non è arrivata una replica.
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