Autostrada Bergamo-Treviglio, adesso tocca al Cal: «Gara a inizio 2022»
La Regione aumenta il suo contributo da 130 a 146 milioni di euro.
E ora palla a Cal, ovvero Concessioni autostradali lombarde. La Giunta regionale ha messo nero su bianco il passaggio da Aria (l’Agenzia regionale per l’innovazione e gli acquisti) alla società partecipata pariteticamente da Regione e Anas delle «funzioni di stazione appaltante, autorità espropriante e soggetto concedente» per il collegamento autostradale Bergamo-Treviglio. «Noi siamo pronti» taglia corto Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Cal.
«Per Natale ci sarà l’individuazione del promotore, che sarà Autostrade Bergamasche, nei primi mesi del 2022 la gara per la costruzione e gestione del collegamento». Perché di fatto «la mia struttura in questi mesi ha già analizzato e preparato tutto, siamo prontissimi». In più «devo dire che l’assessore Claudia Terzi si è confermata davvero molto operativa, le cose concordate vengono fatte immediatamente».
Due provvedimenti conseguenti
In pratica la Giunta ha approvato due provvedimenti conseguenti: prima la risoluzione consensuale della convenzione tra Regione e Infrastrutture Lombarde (assorbita nel frattempo da Aria) del 2008 per il conferimento della funzione di soggetto concedente del collegamento autostradale che viene ancora indicato tra il sistema Pedemontano e la Brebemi. Peccato solo che il primo con ogni probabilità si attesterà sulla Tangenziale est esterna in Brianza e non sull’A4 in Bergamasca. Subito dopo è stata la volta del conferimento a Cal di tutta l’operazione. Dentro ci sono anche 16,4 milioni in più per l’opera che vanno ad aggiungersi ai 130 prima stanziati dalla Regione «per un totale di 146 milioni 400 mila euro per garantire la bancabilità dell’opera».
Tutti gli obblighi delle parti
Lo schema di accordo allegato chiarisce a che punto siamo nella vicenda: «Il promotore (Autostrade Bergamasche - ndr), a seguito del rinnovamento della compagine societaria, nell’ambito dell’attività di confronto con il concedente svolta tra il 2020 e 2021, ha consegnato ad Aria. il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che ha aggiornato il progetto preliminare e i relativi costi, nonché il relativo piano economico finanziario e la ulteriore documentazione correlata che prevede l’autofinanziamento dell’opera, ai fini della successiva approvazione da parte di Regione Lombardia».
Sempre Aria lo scorso 3 novembre «ha trasmesso a Regione Lombardia la relazione attestante l’aggiornamento del progetto preliminare e del piano economico finanziario e successive integrazioni richieste». E di fatto ha concluso la sua parte di lavoro. Ora tocca appunto a Cal l’ultimo miglio, quello decisivo che conduce all’assegnazione e che comprende passaggi come la validazione esterna del progetto di fattibilità tecnico economica, la redazione della convenzione di concessione e la predisposizione di tutti gli atti necessari alla gara.
Palazzo Lombardia, dal canto suo, dovrà occuparsi dell’adozione di tutti gli atti amministrativi necessari, sia prima che dopo la gara, approvare il progetto definitivo, convocare le Conferenze dei servizi. E anche, o soprattutto, «mettere a disposizione, coerentemente agli stanziamenti del bilancio regionale, le risorse finanziarie occorrenti all’erogazione al concessionario del contributo pubblico eventualmente necessario per la realizzazione dell’intervento»
Fin qui la parte tecnica, ma una volta espletata la gara e assegnata costruzione e gestione del collegamento autostradale tra Bergamo (Dalmine in realtà) e la Bassa, sarà il turno di quella politica, ovvero un confronto col territorio che si annuncia a tratti molto duro. Con l’obiettivo di aprire la strada per il 2026. Ma sarà tutto tranne che una passeggiata
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