Dare del Gioppino non è diffamazione. «A Zanica fieri del nostro sindaco»

Il processo. Assolto l’ex leghista Gisberto Magri e altri due querelati dal sindaco. Il primo cittadino: «Ma io mi ero offeso perché ci definirono “cricca”».

Dare del Gioppino non è diffamazione. «A Zanica fieri del nostro sindaco»

Il Gioppino è una maschera bergamasca, con tre gozzi, dai modi rozzi, un po’ scansafatiche (e questo non rispetta il luogo comune sui bergamaschi) e amante del vino. Ma in senso traslato può assumere un’accezione negativa, indicante una persona poco seria, non affidabile . Nel volantino (il cui contenuto era stato riportato in seguito sul blog dell’associazione politica «Io amo la Lega») diffuso durante le elezioni comunali del 2019 a Zanica, che del Gioppino è la patria, l’epiteto sarebbe stato rivolto al sindaco uscente (e poi riconfermato all’esito del voto) Luigi Locatelli. Quest’ultimo, per conto dell’amministrazione comunale, aveva querelato per diffamazione a mezzo stampa (era parte civile con l’avvocato Luigi Villa), non tanto per l’accostamento alla maschera zanichese, ma perché nel documento erano presenti termini, quali «cricca» («che rimanda a un’associazione a delinquere», chiosa il sindaco), non graditi a chi amministrava il paese.

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