Giochi, a Orio ampliamento pronto. Nuovi percorsi per chi parte - Foto

AEROPORTO. S’inaugura martedì 25 novembre l’area controlli: meno attese e flussi più ordinati. Sanga: «Saremo uno scalo di riferimento». C’è anche un duty free.

Anche l’aeroporto di Orio al Serio è ormai pronto alle Olimpiadi Milano-Cortina. Con l’apertura, mercoledì 26 novembre, dell’ultimo ampliamento a est (l’inaugurazione sarà martedì 25) si completa il più importante intervento sul terminal degli ultimi anni, quello che ridisegna l’area partenze. Un tassello da 55 milioni di euro (41 per le opere infrastrutturali, 14 per le nuove macchine radiogene per i controlli di sicurezza) che consente allo scalo di presentarsi nella sua versione definitiva proprio alla vigilia della stagione più impegnativa, in vista dell’ondata di atleti, delegazioni e turisti attesa tra fine dicembre e febbraio.

I numeri

L’estensione a est aggiunge 7.400 metri quadrati al primo piano, cuore della trasformazione: 3.500 dedicati ai filtri di sicurezza, 2mila alla nuova area commerciale duty free (di cui 600 di percorso), mille alla sala imbarchi e 900 a magazzini e locali tecnici. Al piano terra inaugurato il 28 maggio, si trovano 3.700 metri quadrati con 1.500 di sala check-in, 1.450 per il sistema bagagli, 250 di magazzini e 500 di aree coperte. Nel complesso, un edificio costruito in continuità con il precedente, verso la torre di controllo, che completa la nuova “testa” orientale del Caravaggio.

«Scalo di riferimento»

«L’aeroporto si sta preparando per le Olimpiadi – conferma il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga – cui seguiranno anche iniziative dedicate, come la mostra con Regione Lombardia sui premiati olimpici, che sarà allestita dal 5 dicembre vicino al gate 1. Non siamo ancora in grado di quantificare l’eventuale maggiore indotto, ma essendo uno scalo collocato sul percorso Milano-Cortina sarà inevitabilmente un aeroporto di riferimento».

Ampliamento continuo

Il quadro si inserisce in un’evoluzione che, negli ultimi anni, ha già portato all’apertura della nuova area extra-Schengen nel 2020, all’avvio dei nuovi gate Schengen nell’autunno 2024, all’ampliamento degli arrivi con tre nuovi nastri bagagli e alla Mobility Plaza inaugurata ad aprile, futuro collegamento con la linea ferroviaria. L’apertura della nuova area rappresenta una piccola grande rivoluzione per i viaggiatori in partenza, soprattutto dal punto di vista dei percorsi. La porta 7 - già utilizzabile dal maggio scorso - diventerà l’accesso più naturale per chi deve imbarcarsi, ma non sarà l’unico: i passeggeri potranno continuare a entrare anche dalle altre porte del terminal. La differenza è che, una volta all’interno, non dovranno più attraversare tutta l’aerostazione per raggiungere i controlli al centro. Chi parte resterà infatti nell’ala est, dove ora si concentra l’intera filiera delle operazioni pre-volo. Nella nuova sala check-in inaugurata a primavera sono attivi 30 banchi aggiuntivi, di cui 22 in modalità self-drop, che hanno quasi raddoppiato la capacità complessiva portandola a 64 postazioni. Questo significa code più distribuite e una gestione più fluida dei flussi.

La vera svolta avviene però nel passaggio successivo. Dal piano terra si sale direttamente al primo piano attraverso scale mobili, ascensori e rampe collocate all’estremità est della sala, senza più dover tornare verso il nodo centrale del terminal dove finora erano collocati i filtri di sicurezza. Quel tragitto, che comportava incroci e rallentamenti, scomparirà: il movimento diventa lineare, dall’ingresso fino ai controlli e poi verso l’area commerciale e i gate.

«Grazie al sistema di telecamere e all’intelligenza artificiale la distribuzione dei flussi resterà sempre ordinata»

Per chi arriva

Per chi viaggia in arrivo, invece, non cambia nulla. I passeggeri continueranno a sbarcare e uscire dalla parte ovest dello scalo, dove resteranno concentrati gli arrivi e i servizi dedicati.

La novità più evidente riguarda i controlli di sicurezza. Le postazioni passano da 11 a 14, con due linee dedicate al fast track e alle famiglie e una per i passeggeri a mobilità ridotta. I macchinari di ultima generazione, dotati di algoritmi evoluti, consentiranno di lasciare nel bagaglio a mano dispositivi elettronici e liquidi fino a due litri. «Sono impianti modernissimi – sottolinea Sanga – che agevoleranno i tempi di verifica e impediranno la formazione di colli di bottiglia: grazie al sistema di telecamere e all’intelligenza artificiale la distribuzione dei flussi resterà sempre ordinata». Prima dell’accesso ai filtri ci sarà un passaggio automatizzato per la lettura della carta d’imbarco; superato il controllo, i passeggeri entreranno direttamente nel nuovo duty free walk-through, costeggiato da una grande vetrata che riporta verso l’area partenze già esistente.

L’attuale area dei controlli al centro dell’aerostazione verrà smantellata e destinata a servizi: tra le ipotesi, un presidio di pronto intervento sanitario. Intanto, la parte extra-Schengen è stata ampliata di 840 metri quadrati già da luglio, con due nuovi gate aperti in ottobre, in continuità con il nuovo terminal. Alla Mobility Plaza davanti agli arrivi hanno già aperto due locali, in attesa della stazione ferroviaria.

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