Il giovane trapper aggredito a Treviolo, spunta un video dell’accoltellamento

L’agguato Le immagini su Youtube, indagano i carabineri. La Rue resta ricoverato in prognosi riservata.

È spuntato un video dell’accoltellamento del cantante trapper Simba La Rue, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, 23 anni italo-tunisino residente nel Lecchese, ancora ricoverato all’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo dopo l’agguato subìto nella notte tra mercoledì e giovedì in un parcheggio di via Aldo Moro a Treviolo, mentre stava riaccompagnando a casa la fidanzata. Le immagini, con migliaia e migliaia di visualizzazioni, si trovano sul canale YouTube «Freebooter tv» e mostrano il giovane a terra mentre viene colpito, in sovraimpressione una scritta che ha il sapore di una rivendicazione: «Ora che il tuo corpo è a terra le tue canzoni hanno più senso». Certo un elemento in più per gli inquirenti, che sono al lavoro per identificare i responsabili dell’aggressione.

Il pubblico ministero Emma Vittorio ha aperto un fascicolo per tentato omicidio che al momento resta a carico di ignoti. I carabinieri della stazione di Curno in collaborazione con il Nucleo radiomobile della Compagnia di Bergamo, stanno scandagliando in particolare il mondo della musica trap e delle faide tra gang, che non sono purtroppo rare. I fari degli inquirenti sono puntati su un rivale di Simba La Rue, un trapper padovano, Baby Touché, 19 anni, che nei giorni scorsi era stato picchiato, deriso e ripreso in un video che poi era stato postato su Instagram. Una sua vendetta? Il diciannovenne sui social ha preso le distanze dall’agguato. Gli inquirenti non tralasciano altre piste, compresa quella di un fan di Touché, deciso a lavare l’onta subita dal suo idolo.

Intanto resta riservata la prognosi per La Rue, colpito da tre fendenti. I medici del «Papa Giovanni», pur non essendo il giovane in pericolo di vita, hanno ritenuto opportuno mantenere la prognosi riservata, poiché le ferite subìte dal cantante sono profonde e gravi. «È stato un avvenimento orribile per il nostro territorio, un episodio che va assolutamente condannato – dichiara il sindaco di Treviolo, Pasquale Gandolfi –. Quel che è certo è che poteva succedere in qualunque altro luogo, perché le dinamiche e le cause, per quello che mi è noto, non hanno nulla a che fare con la vita e la storia del nostro paese. Mi auguro che il ragazzo possa riprendersi quanto prima».

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