
Cronaca / Hinterland
Venerdì 11 Luglio 2025
Lo storico benzinaio disperso da tre giorni, trovato morto nel fiume a Treviolo
LA TRAGEDIA. Giulio Bonvicini, 69 anni, lunedì era al parco.Trascinato dalle correnti, per una caduta o un malore. I funerali alla Malpensata, dove gestiva una stazione di servizio.
Lo hanno cercato per tre giorni, passando al setaccio le sponde e il greto del Brembo, le anse e le aree boschive lungo le due rive, impegnati sia da terra sia dal cielo. Nel frattempo l’apprensione dei familiari cresceva e le speranze di ritrovarlo in vita si affievolivano.
Giulio Bonvicini avrebbe dovuto festeggiare i 69 anni martedì scorso: la sua salma è invece stata trovata giovedì pomeriggio in un tratto di fiume tra Osio Sopra e Filago. Vi sarebbe rimasta da lunedì sera, trasportata dall’onda di piena generatasi dopo il nubifragio che quella sera ha colpito la Bergamasca. Recuperata dall’elicottero dei Vigili del fuoco, è stata restituita ai familiari e ad alcuni amici riuniti al parco Callioni alla Roncola di Treviolo.
L’epilogo drammatico
Si sono concluse con un drammatico epilogo le ricerche del 69enne di Lallio, avviate nel primo pomeriggio di martedì. Stando alle ricostruzioni e al racconto dei familiari, Bonvicini lunedì pomeriggio si era recato al parco che corre lungo il Brembo, come faceva spesso. Con lui l’affezionato rottweiler Martin. Lo zainetto in spalla, la sdraio sotto il braccio, si erano posizionati su un isolotto sul greto del fiume quando qualcosa è andato storto.
Dall’esame del medico legale sulla salma, sembra che il 69enne possa essere scivolato accidentalmente e aver battuto la testa, o aver accusato un malore improvviso. Caduto in acqua, le correnti generate dal forte temporale di lunedì sera hanno sollevato il suo corpo esanime e l’hanno trascinato a valle, fino a una zona boscosa molto impervia.
La denuncia di scomparsa
A denunciarne la scomparsa ai carabinieri, martedì mattina, era stata la moglie: non vedendolo rincasare lunedì sera e trovando il suo cellulare staccato, all’inizio aveva pensato che stesse festeggiando in anticipo il compleanno con gli amici in qualche bar e che si fosse trattenuto per sfuggire all’ira del maltempo. Di notte, però, la donna aveva cominciato a contattare gli ospedali e, pensando anche al cane Martin, si era rivolta al servizio accalappiacani dell’Ats, scoprendo che il rottweiler era stato trovato alla Roncola. Così si è diretta verso la casetta degli Alpini di Treviolo, dove aveva notato l’auto del marito. Ma di lui nessuna traccia. Fino al tragico epilogo di giovedì.
Le ricerche hanno setacciato l’area
Nel pomeriggio le squadre di Vigili del fuoco del nucleo Speleo alpino fluviale e di sommozzatori impegnate nelle ricerche, supportate anche dai volontari di Protezione civile di Orobie Soccorso, hanno trovato il suo zaino tra Osio Sopra e Filago. Intensificate le operazioni in quel tratto di Brembo, il suo corpo è stato individuato verso le 14. Dopo l’autorizzazione del magistrato, il recupero è stato effettuato con l’ausilio del «Drago», l’elicottero decollato da Varese: trasportata in via Brainsizza, nei pressi del parco Callioni, la salma è stata sottoposta all’esame del medico legale e i familiari hanno potuto effettuare il riconoscimento.
Il dolore dei famigliari
A unirsi al cordoglio della moglie, del fratello, dei nipoti e dei parenti riuniti al parco ieri pomeriggio, anche diversi amici di Giulio Bonvicini. Alcuni hanno perfino dato una mano nelle ricerche nei giorni scorsi. Lo hanno ricordato come una persona affabile, spiritosa e generosa. Anche al parco Callioni, che frequentava spesso soprattutto in estate insieme al cane Martin, scambiava volentieri qualche parola con tutti. In pensione da alcuni anni, era un cacciatore. Originario della provincia di Como, dal matrimonio si era trasferito a Lallio, ma era conosciutissimo a Bergamo: per una quarantina di anni, infatti, era stato il benzinaio di via Zanica, alla Malpensata. È nella parrocchia del quartiere che sabato alle 10 verranno celebrati i funerali.
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