Michele, da Brusaporto ai Mondiali di calcio a passo di danza

La storia. Michele Persico, 22 anni, è ballerino e si è esibito durante la cerimonia inaugurale dei Mondiali del Qatar.

A dare il via alla ventiduesima edizione dei campionati del mondo di calcio in Qatar c’era anche Michele Persico, ventiduenne di Brusaporto, membro del corpo di ballo di quella che può essere considerata la prima vera cerimonia inaugurale svolta per i Mondiali. Mezz’ ora di puro spettacolo, tra danza, musica, luci e fuochi d’artificio per testimoniare un’unione tra tradizioni ed il futuro. Michele Persico ha iniziato a ballare a dieci anni frequentando un corso di hip hop nel suo paese per poi proseguire con la scuola Je Danse di Albano S.Alessandro ed attualmente dedicarsi alla sua passione frequentando la Modulo Academy di Milano. «Sono stato chiamato grazie al direttore artistico dell’accademia, impegnato come coreografo in questa edizione dei Mondiali - spiega Michele -. Eravamo una cinquantina di ballerini italiani e ci siamo esibiti con altri professionisti provenienti dalla Spagna, dalla Grecia e dall’Inghilterra».

«Esibirsi durante la cerimonia è stato adrenalinico, si prova un’emozione indescrivibile»

Il gruppo è arrivato in Qatar il 2 novembre, le coreografie sono state preparate nei venti giorni prima dell’inaugurazione. «Inizialmente ci esercitavamo in un palazzetto per poi spostarci nello stadio Al Bayt situato ad Al Khor, nel nord est del Qatar - racconta Michele -. Esibirsi durante la cerimonia è stato adrenalinico, si prova un’emozione indescrivibile». Lo spettacolo ha coinvolto oltre 900 persone di 15 nazionalità differenti, «ognuno di noi era un piccolo tassello, rivedere i video della cerimonia mi ha permesso di capire il valore di ogni componente di questo grande team», commenta il giovane ballerino. La direzione artistica ha incentrato il suo lavoro sulla creazione di un messaggio di accoglienza ed inclusività. Queste tematiche sono state il filo rosso che ha unito ogni atto, partendo dalla performance iniziale con Morgan Freeman che, in un dialogo con Ghanim Al-Muftah, giovane affetto da una rara malattia che ha impedito la crescita degli arti inferiori, ha lanciato un invito al rispetto reciproco come unica forma per vivere insieme.

«Il brano, Calling, rappresenta il Qatar che chiama a sé gli abitanti del mondo - continua - è un simbolo di inclusione tramite la musica, la danza ed il calcio. Questo spettacolo ne è una testimonianza». Il corpo di ballo ha proseguito sulle note di un medley degli inni delle passate edizioni tra le sagome delle maglie delle 32 nazionali che si contenderanno il trofeo e le mascotte delle edizioni precedenti. Infine, i ballerini hanno accompagnato la presentazione della nuova mascotte e dell’inno di Qatar 2022, dreamers, cantato da Jung-Kook, solista della band coreana Bts. Un altro successo per Michele che, a soli 22 anni, si è già esibito sul palco di XFactor 2019 e 2021, nell’apertura degli europei di calcio nel 2020 e per il programma «Da Grande» condotto da Cattelan e trasmesso su Rai1. «Mi è sempre piaciuto coreografare ed insegnare - spiega - perciò quest’ anno ho deciso di fare qualcosa che partisse da me: organizzo una lezione al mese di un’ora e mezza, livello intermedio/avanzato, a Brusaporto, il mio paese».

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