Nicholas non ce l’ha fatta. Il dolore di Albegno: «Tragedia che lascia il segno»

TREVIOLO. Non c’è stato più niente da fare per il ventiduenne trasportato al Papa Giovanni dopo l’incidente avvenuto mercoledì sera in città mentre andava a consegnare le pizze. Lavorava per pagarsi l’università.

Ha combattuto fino all’ultimo ma le ferite riportate nell’incidente stradale che lo ha visto coinvolto sono state troppo gravi. Si è spento così Nicholas Foresti, il giovane rider di 22 anni che nella tarda serata di mercoledì 15 novembre è rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale mentre si trovava in sella a uno scooter 125 per consegnare le pizze: un lavoro che aveva iniziato da poco, per mantenersi mentre studiava all’università. Il giovane stava transitando in via Grumello quando una Volkswagen Touran gli ha improvvisamente tagliato la strada svoltando all’altezza del sottopasso bergamasco, una zona che già in passato era stata teatro di numerosi incidenti di questo tipo.

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L’impatto della due ruote guidata dal giovane treviolese è stato violentissimo: sull’automobile guidata da un mantovano di 58 anni, illeso, sono numerosi i segni dell’urto: una lunga strisciata sul fianco e la carrozzeria ammaccatta in più punti. Le condizioni di Nicholas sono parse da subito molto gravi. Trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, il giovane è stato operato d’urgenza, ma per lui non c’è stato nulla da fare: Nicholas Foresti è deceduto nella giornata di giovedì 16 novembre.

Lo sgomento nella comunità di Albegno

L’intera comunità di Albegno, località treviolese dove risiedeva insieme alla famiglia, è sotto shock per la scomparsa di Nicholas che aveva compiuto 22 anni il 3 luglio scorso, ed era conosciuto e benvoluto da tutti in paese. Nicholas, che era figlio unico, aveva iniziato a lavorare come pony pizza da circa due mesi, per riuscire a sbarcare il lunario nell’attesa di laurearsi in Economia, all’Università di Bergamo. «È una cosa che ci ha colpiti all’improvviso - afferma un cugino che abita nello stesso stabile di Nicholas -. L’avevo visto poco prima che andasse a lavoro, come faceva ogni giorno attorno alle 18,30 - e aggiunge - lo avevo salutato e ci siamo lasciati parlando di calcio, una delle sue grandissime passioni. Non so nemmeno io cosa dire, è una tragedia».

Chi era Nicholas

Nicholas, che si era diplomato all’Itis Marconi di Dalmine, era molto conosciuto soprattutto in oratorio, che aveva frequentato assiduamente fino a qualche anno fa e dove dava una mano e dove faceva l’animatore dei Cre durante il periodo estivo. «È una terribile tragedia che colpisce la nostra comunità - ha spiegato il parroco, don Camillo Brescianini -. Negli ultimi anni a causa degli impegni si vedeva un po’ meno qui, ma era comunque ben voluto da tutti. Il mio pensiero - conclude - va alla mamma e al papà, che stanno vivendo queste ore terribili. La nostra comunità, tutta, si stringe attorno a loro e a chi gli voleva bene».

Il ragazzo aveva molti hobby e passatempi: celebre la sua passione per lo sport, in particolare la palestra e il calcio: tifoso atalantino, fino a pochi mesi fa si era allenato tra le fila della TreAlbe, società sportiva locale, nel campo che si trova nei pressi dell’oratorio di Albegno. «Me lo ricordo bene - spiega Alessio Cattaneo, magazziniere della TreAlbe -. Sì è allenato con noi fino qualche mese fa, poi ha smesso per via dei molti impegni: so che voleva laurearsi alla svelta e, anche per questo, faceva qualche lavoretto per mantenersi: prima aveva lavorato in azienda alla Brembo, poi, da poche settimane, aveva iniziato a prestare servizio come rider la sera».

Tra le sue altre grandi passioni anche i viaggi, tutti documentati sui social dove gli piaceva postare immagini poetiche e suggestive dei luoghi visitati. La nostra capitale, Roma e poi Lloret de Mar in Spagna ma anche Svezia, Germania e Norvegia tra le mete recenti dei suoi viaggi. E poi i tatuaggi, le automobili sportive, la montagna, lo snowboard e i videogame, soprattutto quelli giocati online: passioni che lo accomunavano a tanti altri ragazzi della sua età, che ora piangono l’amico scomparso improvvisamente in un tragico incidente mentre si trovava a lavoro. «Era molto amico di mio figlio - afferma commossa una conoscente che frequenta anche la parrocchia locale -. Da madre provo davvero tanta tristezza. Era un ragazzo buono e generoso, che si spendeva per gli altri e per la nostra comunità di Albegno. Era un giovane molto attivo, sportivo e con tanto entusiasmo e voglia di fare. Sono tragedie che lasciano il segno».

Nicholas Foresti lascia non solo papà Paolo e mamma Laura con l’amata nonna ma un’intera comunità, quella di Albegno, che lo amava e che gli voleva bene. Ancora non stabilita la data dei funerali.

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