«Orio sarà la porta d’accesso di Ryanair per le Olimpiadi»

L’AEROPORTO. Presentata la prossima stagione estiva.«L’obiettivo per il 2024 sullo scalo sono i 15 milioni di passeggeri. Nel mercato resteremo in 4 gruppi».

Nei tre quarti d’ora scarsi della conferenza stampa la parola pronunciata più volte dall’irlandese volante è «Growth», crescita. Che con il suo marcato accento fa un po’ l’effetto della carta vetrata. Crescita, di voli, aerei, basi, passeggeri: Michael O’Leary, mister Ryanair, snocciola cifre, proiezioni e anche visioni. Radicali. «Alla fine ci saranno 4 grandi gruppi: Lufthansa, Air France-Klm, Iag e Ryanair, che sarà la più grande compagnia low-cost. Wizz sarà venduta a qualche compagnia mediorientale e EasyJet sarà venduta o a Air France-Klm o a Iag». Amen.

Dallo scalo bergamasco si volerà anche su Castellon, Beni Mellal, Dubrovnik, Sarajevo e Skhiatos, destinazioni che portano il network a 113 destinazioni

Nell’attesa è già tempo di stagione estiva, quella che comincia l’ultima domenica di marzo. Ryanair mette in pista 10 nuove rotte, equamente divise tra Malpensa e Orio: dallo scalo bergamasco si volerà anche su Castellon, Beni Mellal, Dubrovnik, Sarajevo e Skhiatos, destinazioni che portano il network a 113 destinazioni. Inoltre gli aerei basati passano dai 22 attuali ai 23: Orio si conferma così il primo scalo dell’Europa continentale (e terzo assoluto dietro Londra Stansted e Dublino) per la compagnia leader del settore low cost.

«Un futuro luminoso»

L’obiettivo per l’anno in corso su Orio sono i 15 milioni di passeggeri targati Ryanair, e siccome la compagnia rappresenta l’80% del mercato i conti complessivi sono presto fatti. «Penso che il nostro futuro su questo scalo sia luminoso e positivo» spiega O’Leary a margine della conferenza stampa, prima di posare per le (ormai celebri) foto di lancio della campagna stagionale insieme a Emilio Bellingardi e Giacomo Cattaneo, rispettivamente direttore generale e direttore commerciale aviation di Sacbo.

«Stiamo cercando di aumentare le nostre destinazioni e far crescere l’aeroporto, a maggior ragione con i progetti d’ampliamento in corso» prosegue il boss di Ryanair. «Nel 2026 ci saranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e non riesco a non pensare che saranno un’altra opportunità di crescita per lo scalo. Per Ryanair Orio diventerà la porta d’accesso ai Giochi olimpici, questo è l’obiettivo».

Questioni in sospeso

Il resto della conferenza stampa è il classico canovaccio alla O’Leary: accompagnato dal country manager Mauro Bolla, l’irlandese volante distribuisce stoccate a destra e manca, su temi vecchi e nuovi.

Sul primo fronte c’è la «vexata quaestio» dell’addizionale municipale sugli imbarchi: «L’Italia è il solo Stato Ue che applica questa tassa ingiustificata, rendendo i suoi scali non competitivi rispetto a Grecia e Spagna» tuona. «Investiremo laddove sarà abolita la tassa sugli imbarchi», cosa fatta da inizio anno nelle regioni autonome, tra cui Sicilia e Sardegna, dove Ryanair ha già una base, e il Friuli-Venezia Giulia. Non a caso si parla di Trieste, insieme a Reggio Calabria, come possibili nuove basi irlandesi in Italia. Ma stranamente O’Leary non conferma né smentisce.

Sul secondo fronte c’è l’alta tensione con le Ota, acronimo che indica le agenzie di viaggio on line. Non tutte, precisano da Ryanair, ma dalle slide presentate in conferenza stampa emergono sovrapprezzi che variano dal 116 al 344% per alcuni big del settore. Qualcuno ha reagito togliendo l’offerta di Ryanair dai propri portali, il che agli irlandesi non è dispiaciuto affatto.

Gli obiettivi del 2024 e del 2034

Tornando alla questione crescita, numeri alla mano tutti gli italiani faranno un volo con Ryanair nel 2024, visto che l’obiettivo è raggiungere quota 60 milioni di passeggeri, forti di un network di 29 aeroporti. Numeri che su scala europea sale a 250 (comprensivo di 93 basi) scali e 184 milioni di passeggeri, «con l’obiettivo di arrivare da qui al 2034 a 300 milioni». Di certo la ripresa post Covid è compiuta, visto che la crescita registrata nei passeggeri è stata del 24%.

Piccola parentesi sulla querelle della scorsa estate con il Governo e sull’andamento delle tariffe: «È il mercato, dopo le feste ci sono i saldi e così è per viaggiare in aereo. Il ministro Adolfo Urso e il presidente di Enac stanno investigando sull’algoritmo, ma è tutta spazzatura». Ma da Enac a Enav il passo è breve, ed è proprio da quest’ultimo ente che arriva la new entry: Roberta Neri: già a.d., entrerà da febbraio a far parte del Cda di Ryanair.

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