Paladina-Sedrina, sindaci in Regione. Da Anas l’ok al progetto per fine anno

GRANDI OPERE. A Palazzo Lombardia per l’audizione in Commissione Territorio anche rappresentanti delle imprese della Valle Brembana e Imagna e della Provincia. Resta il nodo dei fondi: servono 528 milioni di euro.

C’è una data cui guardare. Il progetto definitivo della Paladina-Sedrina, terzo lotto della Tangenziale Sud, dovrebbe essere approvato da Anas entro dicembre 2025. Una notizia che riaccende la speranza in Valle Brembana e Imagna, territori dove la variante è rimasta per decenni al palo. Ma sul tavolo ci sono il nodo dei fondi, 528 milioni di euro da reperire, e la richiesta di integrazioni tecniche alla Provincia, passaggio che potrebbe far slittare ancora i tempi e incidere su costi già lievitati.

In audizione in Commissione Territorio

È questa la sintesi dell’audizione voluta dalla Comunità montana Valle Brembana, che lunedì 7 luglio in Regione ha portato un fronte compatto di sindaci, imprenditori, rappresentanti di Provincia e Anas, determinati a non fermare il percorso per l’ultimo lotto della Tangenziale Sud. La forza di questo territorio sta anche nei numeri: i 37 Comuni della Comunità montana negli anni scorsi hanno deciso di investire 1,8 milioni (sui 6 necessari) per concludere la progettazione definitiva dell’opera, segno di quanto la tangenziale sia considerata «la priorità» per garantire il futuro della Valle.

Entro fine anno l’approvazione di Anas

Lobati: «Dobbiamo fare squadra perché l’opera sia inserita nella programmazione nazionale, unica via per ottenere il finanziamento»

Jonathan Lobati, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione Territorio, ha sottolineato l’importanza dell’unità politica: «Entro fine anno si concluderanno le fasi di approvazione da parte di Anas del progetto definitivo già vagliato dalla Provincia a marzo. Dobbiamo fare squadra perché l’opera sia inserita nella programmazione nazionale, unica via per ottenere il finanziamento». Bene, sottolinea Lobati, «anche i 2,5 milioni stanziati da Anas per migliorare gli accessi della rotonda dell’Arlecchino a Villa d’Almè, uno snodo critico».

I sindaci: «Problema di tutti»

Decisi e accorati i sindaci, a partire da Valeriano Bianchi, presidente della Comunità montana Valle Brembana: «Essere ascoltati in Regione è importante per far capire la realtà e le difficoltà delle nostre valli. Qui il problema riguarda tutti: imprese, cittadini, servizi. Siamo uniti, sindaci e imprenditori, perché questa strada non è un lusso, è vitale per dare respiro al territorio. Senza infrastrutture adeguate, il rischio è vedere svuotarsi paesi e perdere competitività. Abbiamo già fatto sacrifici enormi, come i quasi 2 milioni messi dai nostri Comuni per il progetto. Ora ci aspettiamo risposte e tempi certi».

«Abbiamo atteso più di 30 anni mentre si completavano altri tratti della Tangenziale Sud. Ora tocca a noi»

Sulla stessa lunghezza d’onda Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino Terme: «Abbiamo atteso più di 30 anni mentre si completavano altri tratti della Tangenziale Sud. Ora tocca a noi: quest’opera riguarda 90mila abitanti. Sicuramente è costosa, ma la montagna senza collegamenti muore. Serve per la qualità della vita, per le imprese, per il turismo. Senza questa strada rischiamo di vedere i nostri giovani andarsene e le aziende chiudere o spostarsi altrove».

Deciso anche Giuliano Ghisalberti, sindaco di Zogno: «Incontro fondamentale per far capire che non si tratta di un’opera nuova, ma di un completamento indispensabile. Senza quest’ultimo lotto, non si ottiene il beneficio di quanto già realizzato. Non possiamo permettere che imprese e cittadini continuino a vivere nella precarietà. Le aziende hanno bisogno di certezze per restare. E se restano le aziende, resta il lavoro e la possibilità per la gente di continuare a vivere qui. È una battaglia che riguarda tutta la provincia».

Dei 6,5 km, il 75% correrà in galleria

L’ingegner Giancarlo Luongo (Anas) ha ricordato le caratteristiche dell’arteria, che avrà una lunghezza di 6,5 km, 4,8 dei quali in galleria, e un costo preventivato che attualmente è di 528 milioni.

Alla Provincia verranno richieste alcune integrazioni progettuali e successivamente il progetto definitivo dovrà essere sottoposto alle valutazioni di impatto ambientale e al Consiglio superiore dei lavori pubblici, prima del definito via libera della Conferenza dei servizi. Il rischio è che i tempi slittino ancora? Secondo Via Tasso il progetto ha le indagini tecniche allegate, quindi le risposte alle richieste di Anas potrebbero già esserci. «Sono passati sei mesi da quando abbiamo inviato il progetto ad Anas – ha commentato il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, nel ribadire l’importanza dell’opera –. Quando capiremo di cosa hanno bisogno siamo pronti a fornirlo nella maniera più dettagliata possibile».

«Infrastruttura strategica» anche per i consiglieri regionali

Tutti i consiglieri regionali hanno ricordato che si tratta di un’infrastruttura strategica: «È la chiave per sbloccare la competitività delle valli e ridurre il traffico che soffoca imprese e cittadini», ha sottolineato Roberto Anelli (Lega). Gli fa eco Michele Schiavi (FdI): «Opera essenziale. Serve accelerare tempi e risorse». Così Alberto Mazzoleni (FdI): «Serve rispetto per chi ha atteso vent’anni dalla convenzione del 2006. Senza infrastrutture, le nostre aziende perdono competitività e i territori rischiano lo spopolamento». E chiude Davide Casati (Pd): «Indispensabile per dare compiutezza alla Tangenziale Sud. Regione e Stato devono lavorare insieme per reperire le risorse».

Per ora, resta la promessa dell’Anas di chiudere il progetto definitivo entro dicembre. E la certezza di un territorio che non intende più aspettare in silenzio.

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