Ranica, ecco la casa delle api: «Punto d’incontro con la natura»

Progetto «BeediverCity» Don Poli: «Monitorando il loro comportamento percepiamo il giusto equilibrio con l’ambiente». Inaugurazione il 3 giugno.

Una casa delle api pensata come punto di incontro tra uomo, natura e territorio. Al parco Camozzi di Ranica è tutto pronto per l’inaugurazione della struttura nata all’interno del progetto «BeediverCity», sostenuto dal Gal dei Colli di Bergamo e del Canto Alto, attraverso il bando «7.5.01 Incentivi per lo sviluppo di infrastrutture e di servizi turistici locali», subito accolto dall’amministrazione comunale di Ranica. Attraverso l’osservazione del caleidoscopico mondo delle api si punta ad un approccio didattico-divulgativo, oltre che ambientale. «Siamo partiti dall’Enciclica “Laudato si” e il nostro intento non è solamente quello di sensibilizzare i cittadini sulla salvaguardia delle api - commenta don Francesco Poli, presidente di Cea Servizi, che ha portato avanti l’iniziativa -, ma proprio quello di comunicare attraverso un approccio interdisciplinare che vada a toccare gli ambiti culturali e artistici, scientifici e ambientali. È corretto avviare una riflessione su come la società può evolversi e svilupparsi in una dimensione di equilibrio tra uomini e natura, tenendo conto delle api come esempio di comunità».

Sarà anche possibile sentire il ronzio delle api in presa diretta e, sempre in loco, solo sotto richiesta di un pulsante specifico a intervalli di tempo regolari, sarà possibile annusare gli odori dell’arnia grazie a un sistema di ventole studiato appositamente per non disturbare gli insetti

Dal 2019, il progetto «BeediverCity» è stato avviato nelle scuole, con laboratori aperti al pubblico e il coinvolgimento dei produttori apistici nell’ambito di festival ed eventi. La casa delle api è collocata nel Parco Camozzi di Ranica e contiene due arnie con due alveari che saranno visibili al pubblico attraverso varie azioni interattive sviluppate con una progettazione ad hoc di hardware e software, ossia la parte innovativa del progetto. La struttura è progettata per essere una finestra aperta sul mondo delle api che permetta ai visitatori del parco, o di qualsiasi luogo dove viene collocata, di osservare in totale sicurezza questi piccoli esseri all’opera. Un hardware rileva dati specifici sull’attività apistica in relazione all’ambiente esterno, mentre un software li restituisce in modo da essere interpretati. Le api sono infatti molto sensibili alle variazioni climatiche e di qualità dell’aria, rappresentando un banco di prova per lo stato del nostro ecosistema. I dati rilevati sono anche consultabili sul sito ufficiale del progetto www.beedivercity.it, operativo da giugno, dove le api saranno visibili anche attraverso web-cam collegate in streaming al sito. In loco, le api saranno osservabili dal vivo grazie a un pannello in vetro chiuso per sicurezza sia delle api che dei visitatori e che può essere coperto o scoperto all’occorrenza con uno sportello in legno. Sarà anche possibile sentire il ronzio delle api in presa diretta e, sempre in loco, solo sotto richiesta di un pulsante specifico a intervalli di tempo regolari, sarà possibile annusare gli odori dell’arnia grazie a un sistema di ventole studiato appositamente per non disturbare gli insetti. I dati sull’ambiente esterno saranno rilevati grazie a una piccola stazione metereologica allestita sulla struttura con pluviometro, anemometro, termometro, igrometro e barometro.

In attesa dell’inaugurazione, prevista per il 3 giugno, è cominciato un percorso didattico nelle scuole di Ranica, mentre a fine 2022 debutterà l’iniziativa «adotta un’arnia» che permetterà ai cittadini di aiutare, con piccoli contributi economici, gli apicoltori del territorio.

«Abbiamo subito creduto in questo progetto, che coinvolge tutti i cittadini, dai bambini agli adulti – afferma soddisfatta Maria Grazia Vergani, sindaco di Ranica -. Puntiamo a collaborare con altre amministrazioni, in modo che l’iniziativa acquisisca un’importanza sovracomunale e multidisciplinare, dal rispetto per il mondo animale al consumo consapevole di cibo. La casa delle api rientra fra le iniziative che puntano a rivitalizzare le nostre comunità dopo la pandemia».

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