Sosta notturna, linea dura a Oriocenter. Rientra l’allarme, ma restano i “furbetti”

Rispetto a un mese fa la situazione è migliorata: le multe per sosta vietata notturna a Oriocenter sono diminuite e continuano comunque i controlli. Nel frattempo c’è ancora chi non rispetta le regole: virale la foto di una vettura.

Orio al Serio

Ci sono ancora auto che, nonostante il divieto e le multe, sono parcheggiate per giorni a Oriocenter. Sul parabrezza hanno decine di sanzioni e virale è diventata la foto di una macchina riempita di multe e insulti sul cofano impolverato dopo giorni di sosta vietata.

Se a luglio sono state anche 200 le multe al giorno nel parcheggio del centro commerciale, nel mese di agosto sono una 30ina a sera

Sui «furbetti delle vacanze» è scattata la linea dura, con controlli quotidiani e multe altrettanto quotidiane già da giugno: c’è anche chi, al rientro, ne ha trovate più di una sul parabrezza e i controlli della polizia locale di Orio al Serio pare stiano sortendo l’effetto sperato. Se a luglio sono state anche 200 le multe al giorno nel parcheggio del centro commerciale, nel mese di agosto sono una 30ina a sera.

Insomma, i controlli sono serviti ma c’è chi, a quanto pare, non è ben consapevole di cosa li aspetta a fine vacanza: da qui decine di multe sul parabrezza e l’auto presa di mira con scritte sul cofano impolverato. L’ipotesi principale è che l’auto sia di proprietà di un passeggero in partenza dall’aeroporto: la Mercedes in sosta abusiva nel silos del centro commerciale dovrebbe essere lì da luglio scorso.

Avanti con i controlli

Intanto i controlli proseguiranno: un agente della polizia locale di Orio ogni notte, dall’1 alle 3, fa il giro. E siccome il Codice della strada prevede che si possa dare una multa ogni 24 ore per il divieto di sosta, c’è gente che è tornata dalle vacanze e si è trovata più multe da pagare. Senza contare gli episodi di vandalismo e i furti sulle auto lasciate in sosta. Da sapere: la multa è di 29,40 euro se pagata entro 5 giorni, altrimenti sono 42, quindi c’è chi torna dalle ferie e non riesce nemmeno a usufruire del pagamento in modalità ridotta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA