Bergamo, blitz all’ex Reggiani dopo l’ennesimo rogo

L’ALLARME. Polizia e carabinieri sabato sono intervenuti nei 104mila metri quadrati dell’area dismessa, tra vetri rotti e i resti degli incendi. A ogni passo si rischia di farsi male. Due ragazzini con una spranga scappano. Martedì l’incontro Comune-proprietà.

Per entrare all’ex Reggiani ormai non serve più nemmeno scavalcare: dall’ingresso di viale Giulio Cesare il cancello è stato abbattuto, da lì in poi è come fare una passeggiata. Peccato che si debba passare attraverso vetri rotti, soffitti pericolanti, scale di metallo arrugginite, cisterne che un tempo contenevano sostanze chimiche, i resti dei sette incendi appiccati solo a partire dalla fine di luglio. L’ultimo venerdì sera, 15 settembre.

Un grande pericolo per i ragazzini che si addentrano per vandalizzare ciò che è rimasto dell’ex fabbrica e i ladri che danno alle fiamme il materiale da cui è ancora possibile ricavare i cavi di rame. Non ci sono nemmeno i cartelli che indicano la proprietà privata. Dappertutto sporcizia, rottami e scritte persino sulla ciminiera: una sfida tra ragazzini a chi sale più in alto, a chi rischia di più. Il 9 settembre un quindicenne che si è arrampicato su un lucernario per scrivere con la bomboletta spray è caduto da nove metri restando ferito gravemente. Il 28 aprile dell’anno scorso un vigile del fuoco, entrato per spegnere l’ennesimo incendio doloso, è rimasto ferito alla testa da una grata di ferro caduta dal soffitto. Ha rischiato la pelle, il casco lo ha protetto.

Ma chiaramente non si può sempre contare sulla fortuna. Venerdì sera, alle 21,30, al 112 è arrivata la segnalazione di un incendio nell’aerea di oltre 104mila metri quadrati. Anche in questo caso sono stati trovati due focolai accesi dai ladri di rame. Spente le fiamme, controllata la zona da una Volante della questura, i ladri si erano già dileguati.

Sabato il blitz

Sabato intorno alle 16,30 è scattato il blitz di polizia e carabinieri, intervenuti con tre pattuglie: addentrarsi nei meandri dei capannoni e degli uffici abbandonati è rischioso anche per loro. Ci si fa largo con cautela.

Si sentono rumori di metallo contro metallo, come se qualcuno stesse dando poderose martellate: difficile capire esattamente la provenienza in quel labirinto. Da una scala di metallo che scende nel piano interrato, sul lato che si affaccia su via Legrenzi, spuntano improvvisamente due ragazzini stranieri: pantaloncini e maglietta neri, uno ha in mano una spranga. Avranno una quindicina d’anni.

Alla vista delle divise scappano a gambe levate. Poliziotti e carabinieri continuano la perlustrazione, non troveranno altre persone all’interno. Ma il problema è lì da vedere, in una zona centrale della città. L’incontro tra la proprietà (la milanese Ags con la sua divisione Real Estate) e il Comune, che avrebbe dovuto tenersi questa settimana proprio sulla questione sicurezza, è stato rinviato a martedì prossimo. Si ipotizzava un servizio di guardie giurate H24, nel frattempo le forze dell’ordine fanno quello che possono.

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