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Mercoledì 15 Ottobre 2025
Bollette, in dieci anni importi lievitati. L’elettricità su del 74%, il gas del 39%
CARO-VITA. Boom nel 2022 dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ma poi i prezzi non sono scesi. I consumatori: «Monitorare i propri utilizzi e confrontare le offerte. Con un occhio alle clausole».
Stagione fredda, bollette «calde». Con l’inverno alle porte, il bilancio familiare è sempre più difficile da far quadrare: dal 2015 a oggi, secondo l’ultimo studio di Confedilizia, l’associazione di categoria dei proprietari di casa, il prezzo dell’elettricità è aumentato del 74%, e quello del gas del 39%. Un salasso dovuto al legame tra le due materie prime e che ha visto l’accelerazione maggiore nel 2022, in conseguenza dello scoppio della guerra in Ucraina: in quel momento i costi dell’energia sono saliti alle stelle, per poi abbassarsi progressivamente ma senza tornare ai valori pre-crisi. Sono queste voci a trainare il caro-vita, visto che – stando alla stessa analisi – l’inflazione nell’ultimo decennio si attesta al 23%: in altri termini, le fatture per le utenze di casa hanno corso a velocità ben più sostenuta.
«Il boom delle bollette ha determinato una presa di coscienza dei cittadini su ciò che consumano e su quanto pagano, con una maggiore attenzione alla lettura delle fatture». Un effetto in un certo senso positivo, che ha mutato le abitudini delle famiglie»
«Il 2022 è stato uno spartiacque», riflette Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo. Lo è stato sotto più aspetti: «In primis per i prezzi della materia prima, che sono poi rimasti su livelli più elevati rispetto al passato, ma c’è anche un aspetto ulteriore – ragiona Perria -: il boom delle bollette ha determinato una presa di coscienza dei cittadini su ciò che consumano e su quanto pagano, con una maggiore attenzione alla lettura delle fatture». Un effetto in un certo senso positivo, che ha mutato le abitudini delle famiglie. Quanto alla situazione presente, «nell’ultimo periodo c’è una sorta di stabilizzazione – rileva Perria -, ma è sempre complesso fare previsioni: ce lo insegna la storia recente, è necessario aspettarsi ancora delle oscillazioni. Peraltro, anche il recente accordo con gli Stati Uniti per l’importazione del Gnl (il gas naturale liquido, ndr) come alternativa ai gasdotti dalla Russia comporta prezzi più alti».
Anche per Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo, ora «l’impressione è di una nuova stabilità. Riceviamo costantemente persone che chiedono informazioni o chiarimenti, questa è una delle preoccupazioni principali. In vista dell’inverno, abbiamo consigliato di muoversi già a settembre e stipulare un contratto a prezzo bloccato: almeno fino a una settimana fa c’erano delle buone offerte, chi si è mosso per tempo è tutelato». E il prezzo bloccato, ovviamente, serve a difendersi dall’imprevedibilità del mercato, perché – ribadisce Busi – «in questo settore può succedere di tutto».
Le stime di spesa
Secondo le ultime stime di Facile.it, nel periodo dell’autunno-inverno una famiglia in media spenderà 1.024 euro solo per il gas. E tra telefonate truffa e bollette ormai complicatissime da interpretare, orientarsi in questa giungla è un esercizio impervio: «Molte persone vengono da noi a informarsi sui prezzi e a confrontare i contratti – prosegue Perria -. Le aziende propongono spesso dei contratti di 12-24 mesi con delle offerte allettanti, ma con lo stesso sistema delle compagnie telefoniche: se resti con loro per tutto il periodo, hai un vantaggio; se vuoi cambiare prima della scadenza, devi “restituire” lo sconto ricevuto (pagare una penale, ndr). Il problema è che molto spesso gli utenti non conoscono o non ricordano tutte le clausole».
I consigli utili
«Bisogna monitorare non solo i propri consumi, ma anche se il prezzo convenuto per il proprio contratto è ancora concorrenziale»
Busi elenca alcune buone prassi da seguire per non farsi travolgere dai rincari: «Bisogna monitorare non solo i propri consumi, ma anche se il prezzo convenuto per il proprio contratto è ancora concorrenziale – conclude la presidente di Adiconsum Bergamo -: è bene fare queste valutazioni periodicamente affidandosi direttamente ai gestori affidabili e non a intermediari o portali online non affidabili, oppure avvalendosi dell’assistenza delle associazioni dei consumatori».
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