Circolino, al tradizionale pranzo con gli anziani la visita a sorpresa del vescovo Beschi - Le foto

IL SALUTO. Monsignor Francesco Beschi: «Guardiamo al nuovo anno con forza d’animo, amicizia e attenzione reciproca gli uni verso gli altri».

Un momento di gioia, un’occasione per ritrovarsi, raccontarsi, farsi compagnia. È un’intera generazione quella che ogni anno, dopo le festività natalizie, aspetta il pranzo degli anziani organizzato dalla Cooperativa Città Alta al Circolino. I commensali ieri erano una settantina, la maggior parte residenti, altri «emigrati» altrove in città e in provincia, ma sempre legati al centro storico. Una piacevole consuetudine che, come da tradizione, ha visto la consegna del Circolino d’oro, la «benemerenza» che la Cooperativa Città Alta assegna a chi si è distinto per la sua dedizione nei confronti del borgo. Il riconoscimento è andato all’associazione di volontari Orobicambiente, che dal 2015 si occupa della pulizia e della manutenzione delle Mura venete.

A sorpresa lunedì 8 gennaio è salito al Circolino anche il vescovo, monsignor Francesco Beschi, che – accogliendo l’invito di Oreste Fratus, vicepresidente della Cooperativa e responsabile del Cte di Città Alta – ha voluto portare il suo saluto ai presenti. «La nostra città, così proiettata al futuro, è anche consapevole che non sono poche le persone anziane, soprattutto quelle che nell’anzianità rimangono da sole – ha detto il vescovo –. Momenti d’incontro e di convivialità come questo favoriscono anche l’impegno di queste persone, perché sono tanti gli anziani generosi e attivi nelle loro comunità». Rivolgendosi direttamente ai presenti, monsignor Beschi li ha esortati a «guardare a questo nuovo anno con la forza d’animo che ci è richiesta, e che anche il buon cibo può alimentare – ha aggiunto –. Una forza alimentata anche dall’amicizia e dall’attenzione reciproca gli uni verso gli altri».

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