Elogio della gomma che togliendo fa apparire. I disegni di Cingolani a The Drawing Hall
LA MOSTRA. In esposizione nella casa artistica di Andrea Mastrovito, Marco Marcassoli e Walter Carrera a Grassobbio un’ampia produzione del maestro comense. L’intervista e la visita guidata.
Grassobbio
Geniale, imprevedibile e bizzarro, Marco Cingolani approda a Grassobbio nella casa del disegno di Andrea Mastrovito, The Drawing Hall, e lo fa con il suo consueto piglio colorato e spiazzante. Giacca rossa sgargiante e camicia bianca disegnata, Cingolani cammina nei capannoni dove sono esposte le opere parlando della sua parabola artistica, soffermandosi dapprima su un disegno che gli ha cambiato la vita Anatomia di un corpo umano con forme in fuga «L’ho realizzato in seconda media, ma è quasi uguale ai disegni che faccio ora e sembra che non abbia imparato nulla in oltre 40 anni di carriera». Ride. Ma non è vero, la mostra antologica «C’era una volta l’arte» dimostra che non è così, che invece il modo di esprimersi attraverso l’arte del disegno è stata spesso «stravolta» negli anni.
L’uso della gomma
Quando, per esempio, Cingolani ha scoperto l’uso della gomma: «Con la gomma tutto diventa meglio, la gomma è come l’amante che cancella ogni asperità. Con la gomma cancello e faccio affiorare i segni, sembra bizzarro ma togliendo, appare».
La passione per il disegno
«C’era una volta l’arte» è il titolo dell’opera che da il nome alla mostra, si tratta di un lungo modulo continuo di carta dei fax in cui Cingolani ha ritratto diversi personaggi che hanno reso possibile l’arte, commissionandola, Papi, duchi, principi, commercianti, galleristi, alcuni recenti altri di tempi antichi che non avevano un volto e che lui ha immaginato.
Una passione per il disegno ma anche per le persone che ritrae mai in situazioni scontate, una serie di disegni che attraversano la sua produzione negli anni è dedicata a personaggi ritratti mentre vengono intervistati: «Una rappresentazione un po’ bizzarra della realtà»
C’è anche il disegno di uno stagno realizzato quando era giovane: «Cercavo di capire che il segno ha un ritmo, non è semplicemente un’immagine di ciò che vedi». E poi c’è anche l’opera collettiva «Uno nessuno centomila», un collage murale dove sono raccolti i suoi ritratti realizzati dai suoi studenti. «Un omaggio non tanto al professore o all’artista ma allo sguardo reciproco tra modello e chi deve restituire ciò che vede».
Info e orari
La mostra si intitola «C'era una volta l'arte», visitabile fino al 5 luglio. Nei giorni di sabato 7, 14, 21, 28 giugno e 5 luglio dalle 15 alle 19 previa prenotazione al 3284179207. Tutte le info qui.
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