
Economia / Val Calepio e Sebino
Domenica 21 Settembre 2025
Il robot al lavoro in vigna: test superato per «Frasky»
INNOVAZIONE. Il prototipo progettato all’interno del Joiint Lab potrà assistere i viticoltori con diverse mansioni.
L’ultima fase da superare è stata quella del test in vigna, una prova sul campo effettuata nel vigneto della cantina Le Corne a Grumello del Monte, che è stata affrontata con successo. Ora «Frasky», prototipo di robot ideato per operare in ambienti agricoli, è pronto per essere reso «ancora più flessibile, autonomo e capace di adattarsi ai terreni, che per loro natura presentano un’elevata complessità» come conferma Francesca Negrello, ricercatrice dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Technology manager del laboratorio Joiint Lab con sede al Kilometro Rosso. Proprio nel laboratorio di robotica di Stezzano nasce Frasky, che ha mosso i suoi primi passi da raccoglitore d’uva in un vigneto artificiale prima di dimostrare la propria capacità in un campo vero e proprio.
Una telecamera integrata nel braccio consente al sistema di mappare l’ambiente circostante, rilevare la presenza di ostacoli e di oggetti specifici, come il grappolo d’uva, identificandoli con precisione
«Il nostro obiettivo è estendere le capacità di percezione e manipolazione del robot anche ad altri compiti, oltre quelli già validati, affinché possa operare a fianco dei viticoltori, supportandoli nel monitoraggio della produzione e nelle attività più ripetitive ed onerose» conclude Negrello. Per farlo Frasky è equipaggiato con un braccio e una mano robotica in grado di manipolare piante e frutti. Una telecamera integrata nel braccio consente al sistema di mappare l’ambiente circostante, rilevare la presenza di ostacoli e di oggetti specifici, come il grappolo d’uva, identificandoli con precisione.
Il tutto è montato su una piattaforma mobile commerciale specifica per la navigazione in ambienti esterni, dotata di quattro ruote motrici, rivelando un sistema modulare flessibile, sia dal punto di vista hardware che software per permette di integrare a bordo tutti gli strumenti necessari. Per esempio, è dotato di un ugello posto in corrispondenza della mano robotica, attraverso il quale può erogare trattamenti selettivi per il vigneto, riducendo la dispersione e l’esposizione umana a sostanze potenzialmente pericolose, ma può anche realizzare una mappatura dei filari, monitorandone lo stato di salute.
Il progetto, coordinato dal ricercatore Iit Manuel G. Catalano, nasce da una ricerca svolta in collaborazione con diversi partner, con l’obiettivo di far fronte alle numerose sfide che attualmente caratterizzano il settore agricolo, tra cui la sostenibilità ambientale e la carenza di manodopera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA