Cronaca / Bergamo Città
Martedì 15 Aprile 2025
Il Vescovo in carcere: «Serve una comunità che accoglie, altrimenti la condanna diventa solitudine»
VERSO LA PASQUA. Tradizionale visita di monsignor Francesco Beschi nella casa circondariale di via Gleno.
Bergamo
«Occorre un’attenzione particolare della comunità per il mondo del carcere: quando una persona esce, a bisogno che vi sia una comunità che accoglie. Altrimenti la condanna diventa la solitudine». Sono le parole di monsignor Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, che martedì 15 aprile ha fatto visita alla casa circondariale di Bergamo per portare la consueta vicinanza in vista della Pasqua. Il Vescovo ha incontrato le detenute della sezione femminile e poi ha celebrato la Messa nella chiesa della sezione circondariale, per i reclusi del maschile.
La struttura di Via Gleno continua a vivere una struttura di cronico sovraffollamento, seppur in lieve discesa rispetto al picco di alcune settimane fa: a lunedì, secondo i dati del ministero della Giustizia, i reclusi erano 583 a fronte di 319 posti regolamentari. Il Vescovo, mettendo al centro della riflessione il tema della speranza e il cammino del Giubileo, ha ricordato anche le parole di Papa Francesco: «Il carcere porta con sé sofferenza, ma può diventare anche un cantiere di ricostruzione».
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