
Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 07 Maggio 2025
Lussana, accordo sulle lingue. La seconda resta nel curriculum
IL CASO. Martedì 6 maggio l’incontro tra la dirigente e i genitori del Consiglio d’Istituto. Soluzione a tempo solo per gli alunni che hanno già iniziato il ciclo di studi.
È stato un incontro chiarificatore quello di martedì 6 maggio al liceo Lussana tra la dirigente scolastica, Simonetta Marafante, i genitori componenti il Consiglio d’Istituto, e alcuni docenti e studenti. Al centro, c’era la questione relativa alla decisione presa dalla dirigenza di rendere la seconda lingua straniera (tedesco e spagnolo) «extra curricolare», comunicata con una circolare, preceduta da una serie di incontri, ad inizio del mese di aprile.
Lussana, caso seconda lingua
Una scelta dettata da esigenze di rispetto della normativa vigente, ma che aveva portato gli studenti a manifestare fuori dalla scuola per due giorni. Dopo un iter complesso che ha richiesto un grande sforzo da parte della dirigenza, in dialogo con l’Ufficio scolastico provinciale e regionale per cercare una soluzione ottimale, si è trovata una quadra. Alla quale, tuttavia, la dirigente e i rappresentanti dei genitori hanno ribadito che stavano già arrivando «come esito della nostra mediazione, prima che scoppiasse la “bolla” degli scioperi». Il risultato è che «le discipline tedesco e spagnolo entreranno nel curricolo a tutti gli effetti e verranno impartite da docenti facenti parte dell’organico dell’autonomia sino al termine dei ciclo di studi già intrapreso», ha detto la dirigente Marafante. In poche parole, i docenti che insegneranno la seconda lingua non saranno più esperti esterni individuati tramite bando e finanziati da risorse interne all’istituto, ma docenti parte dell’organico «ordinario» dell’Ufficio scolastico. L’insegnamento da parte di docenti esterni era infatti uno dei nodi della questione. Rientrando, infatti, in questa categoria, la preside Marafante ha specificato che «la normativa non consente di affidare discipline curricolari ad esperti esterni, né di finanziare tali insegnamenti con contributi delle famiglie».
Sguardo al futuro
Le materie, tuttavia, saranno curricolari solo per le classi (la A e la C) che hanno già intrapreso il percorso con il potenziamento dell’insegnamento linguistico. Per le future classi prime sarà extracurricolare. Non significa che queste materie saranno abolite: la scuola proseguirà con l’insegnamento della seconda lingua come fatto finora, per chi lo richiederà. La differenza però è che la disciplina verrà considerata extra curricolare con le valutazioni che non faranno media con le altre materie. I ragazzi coinvolti che avevano protestato si dicono «contenti dell’intervento, anche se risulta una vittoria monca per le future classi». La scuola ha chiarito come le recenti proteste studentesche abbiano messo in luce il forte interesse degli alunni verso l’internazionalizzazione ed in particolare per i percorsi linguistici di tedesco e spagnolo. «Di fronte ad una situazione che si protraeva da anni in forma irregolare, abbiamo dovuto intervenire, con trasparenza e senso di responsabilità. Garantire un’offerta formativa diversificata ed aperta al futuro è per noi una priorità, ma va fatto nel pieno rispetto delle regole. Comprendiamo il desiderio di sollecitare soluzioni immediate - ha spiegato la dirigente - ma è importante distinguere tra giuste aspettative e condotte conformi alla legge. Il risultato raggiunto oggi rappresenta una soluzione efficace, un miglioramento dell’offerta formativa e che risponde alle istanze sollevate, così come un esempio di buona amministrazione e di dialogo costruttivo».
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