Cronaca
Lunedì 11 Marzo 2024
Nella Bergamasca quasi 20mila edifici ancora con l’amianto
L’ANALISI. Si calcola che il materiale da smaltire sia pari a 8,8 chilometri quadri. E ci sono ancora 1.333 tonnellate di tubature da sostituire nelle vecchie reti idriche.
In Lombardia rimangono ancora da smaltire 35,3 chilometri quadri di superfici di cemento-amianto pari a 1 milione e 180mila metri cubi. Di questi, circa 290mila metri cubi corrispondenti a 8,8 chilometri quadri si trovano nella provincia Bergamo.
Obiettivo 2030
Attualmente il termine fissato dalla Regione per liberare il territorio lombardo dall’amianto è il 2030. Di lavoro da fare ce ne è ancora molto visto che, come emerso dalla relazione regionale, sul territorio l’eternit è ancora presente, eccome. Di passi avanti, comunque, negli ultimi quindici anni ne sono stati fatti: dalla mappatura dell’Arpa del 2007 «risulta – si legge sul documento – che il volume complessivo del cemento-amianto presente in Lombardia ammontava a oltre 2,8 milioni di metri cubi». Ora si è scesi a 1 milione e 180mila metri cubi di cui 295mila metri cubi nella Bergamasca.
I numeri
Questi dati sono aggiornati fino al 2022 e, quindi, non tengono presente gli interventi effettuati nel 2023 grazie al superbonus energetico 110%. Secondo i dati delle autonotifiche risulta infatti che, fino alla fine del 2022, sul territorio orobico esistevano in tutto 19.822 strutture con coperture in amianto di cui 18mila e 214 private e 1.608 pubbliche.
Le vecchie reti idriche da sostituire
Negli ultimi anni il censimento dell’amianto sul territorio ha iniziato a tenere in considerazione anche le tubature in eternit della rete idrica sotterranea degli acquedotti. La loro presenza è dovuta all’utilizzo di questo materiale anche in idraulica sino alla fine degli anni 80. Al momento sono in corso interventi di dismissione e sostituzione di vecchie reti. Nella Bergamasca ci sono ancora tubature idriche pubbliche in cemento amianto per un totale di 1.333 tonnellate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA