
(Foto di Bedolis)
L’AVVISO PUBBLICO. Con il bar chiuso, il Comune ha pensato al posizionamento di una struttura temporanea«a basso impatto ambientale».
Vista la chiusura dello storico bar dentro il parco Suardi, il Comune di Bergamo ha pensato al posizionamento di un chiosco per l’estate, che sarà «a basso impatto ambientale». Se qualche operatore si farà avanti, il punto di appoggio per un caffè, un panino o un gelato dentro il parco cittadino, molto frequentato dalle famiglie, aprirà i battenti dal 3 giugno e fino al 19 ottobre.
Il progetto di riqualificazione del parco non è imminente e la struttura-bar si presenta chiusa e transennata ormai dal 2023. Da qui la decisione di sperimentare una proposta estiva anche al parco Suardi, come è stato fatto per alcuni anni alla Trucca, dove quest’anno tornerà invece un «estivo» vero e proprio. La proposta del chiosco al Suardi è stata già discussa nei giorni scorsi dalla Giunta che «ha espresso gli opportuni indirizzi per la concessione di un’area per il posizionamento di un chiosco temporaneo quale punto di ristoro a basso impatto ambientale».
Ora gli uffici provvederanno a bandire una gara per l’assegnazione. Spiega l’assessore all’Ambiente Oriana Ruzzini: «Lo spazio antistante il bar ormai dismesso da tempo è fortemente degradato. In attesa dell’avvio dei lavori al parco Suardi, non ancora finanziati ma previsti nel Piano triennale delle opere pubbliche, riteniamo opportuno togliere le transenne, operare un’accurata pulizia e destinare l’area ad un chiosco che offra un servizio alla cittadinanza durante l’estate». Un’attenzione alla sostenibilità, «con una struttura amovibile, rivestita in legno perché non abbia un impatto estetico – continua l’assessore -. Si auspica che l’operatore adotti ogni strategia contro l’inquinamento».
L’area individuata dal Comune per allestire il chiosco coincide con lo spazio esterno dell’attuale struttura bar, una posizione strategica, sottolinea l’assessore Ruzzini: «Nell’ottica anche di aprire il passaggio ciclopedonale tra il parco Suardi e l’area degli orti di san Tomaso (acquisiti nell’ambito dell’operazione urbanistica ex Canossiane, ndr), con la nuova connessione verso la Gamec, il chiosco valorizzerà tutta l’area verde, a sostegno della fruizione e della vivibilità».
La concessione dell’area sarà preceduta da un avviso pubblico, il criterio scelto è «l’entità dell’aumento percentuale proposto dagli operatori rispetto al canone di occupazione suolo dovuto».
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