Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 22 Dicembre 2023
Pasticceria vendeva finti pandori artigianali: i controlli dei Nas anche a Bergamo
IN PROVINCIA DI BERGAMO. I Nas hanno sequestrato in una pasticceria 36 pandori rinvenuti esposti alla vendita come «artigianali di produzione propria», in realtà acquistati da un altro produttore.
Accertamenti dei Carabinieri del Nas, di concerto con il ministero della Salute, hanno portato al sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, perché tenute in cattivo stato di conservazione o in locali interessati da gravi carenze igienico strutturali, invase da parassiti, prive di tracciabilità e oggetto di frode in commercio. I controlli sono stati eseguiti in circa 1.000 imprese sparse in tutta Italia, rilevando irregolarità in 382 strutture (38% degli obiettivi verificati) e portando alla contestazione di oltre 585 violazioni penali e amministrative, per un ammontare di oltre 423 mila euro di sanzioni pecuniarie.
A seguito degli illeciti individuati i Nas hanno deferito all’Autorità giudiziaria 18 gestori e titolari di attività con l’ipotesi di frode in commercio e detenzione di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione, nonché ulteriori 342 sanzionati per carenze dei laboratori di pasticceria e mancata applicazione della tracciabilità e delle procedure preventive di sicurezza alimentare. Le verifiche hanno portato all’emissione di 27 provvedimenti di chiusura/sospensione di attività di produzione e vendita, per un valore di oltre 8 milioni di euro. Tra gli interventi, in provincia di Bergamo i Nas hanno sequestrato presso una pasticceria 36 pandori rinvenuti esposti alla vendita come «artigianali di produzione propria», in realtà acquistati da un altro produttore.
I Nas di Bologna hanno sequestrato 24 tonnellate di frutta secca contaminata da micotossine, sostanze di origine fungina pericolose per la salute. Inoltre sono stati sottratti al consumo oltre 500 tra panettoni, pandori e altri a dolci natalizi tipici anche regionali, in parte di produzione industriale ma commercializzati come artigianali, in parte con ingredienti diversi per qualità ed origine rispetto a quanto dichiarato in etichetta.
In provincia di Catania è stato deferito il titolare di un laboratorio dolciario per l’impiego di materie prime e semilavorati congelati e in cattivo stato di conservazione, tenuti in ambienti con gravi carenze igienico-sanitarie, presenza di carcasse di insetti e esalazioni nocive dovute al cattivo funzionamento dell’impianto fognario. Sottoposta a sequestro l’intera attività, con 1.700 kg di prodotti finiti ritenuti non idonei al consumo, per un valore di 530.000 euro. In provincia di Viterbo è stata deferita per frode in commercio la titolare di un panificio che vendeva panettoni di produzione industriale presentandoli, in etichetta, come artigianali.
In provincia di Ravenna sono stati rinvenuti 24.000 kg di armelline sgusciate, di provenienza extra-Ue, non conformi per la presenza di aflatossine superiori ai limiti di legge, stoccate in promiscuità con altre materie prime idonee al consumo e senza indicazioni circa il divieto di impiego. Inoltre a seguito di verifiche presso 4 pasticcerie e 2 aziende di prodotti dolciari - dislocate tra le provincie di Trapani, Palermo e Agrigento - sono stati sequestrati 260 panettoni e 400 vasetti di crema di pistacchio/mandorle, privi di tracciabilità e con riferimento ad ingredienti a base di pistacchi, mandorle e agrumi di Sicilia, in realtà provenienti da altre regioni o dall’estero.
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