Un anno di Parking Fara, 1.200 auto nei festivi. Ma in settimana resta mezzo vuoto

CITTÀ ALTA. Il silo è pieno nel weekend, da lunedì a venerdì la media crolla a 300 accessi al giorno. Felli: «Andamento secondo le previsioni». Berlanda: «Abbiamo chiesto di abbassare le tariffe».

Un anno fa, il 4 maggio 2024, inaugurava il parcheggio alla Fara dopo quasi 15 anni di lavori e di vicissitudini giudiziarie. È già tempo di bilanci: nei primi 11 mesi di attività (i dati a disposizione arrivano fino a marzo 2025), gli accessi al parcheggio della Fara sono stati 175.241, alla media di 15.931 accessi al mese e un picco di 21.987 a dicembre. Buone le performance del weekend e dei festivi, dove la media è di 1.200 accessi al giorno, mentre dal lunedì al venerdì la media crolla a circa 300 accessi, sempre al giorno. Con l’inaugurazione di un anno fa è partita anche la rivoluzione della sosta in Città Alta, con la quasi contestuale soppressione degli stalli blu a pagamento sulle Mura, e l’apertura del centro storico anche durante gli orari di attivazione della Ztl alle auto dirette ai parcheggi in struttura. L’impressione è che, su entrambi i fronti, ci sia ancora parecchio da lavorare. A cominciare proprio dal parcheggio all’interno delle Mura, la cui attività ha bisogno ancora di trovare una certa regolarità. L’accesso esclusivo da viale Vittorio Emanuele nei giorni festivi, la segnaletica non sempre chiara e un meccanismo di tariffazione (soprattutto per quanto riguarda gli sconti) ancora piuttosto farraginoso, di certo non aiutano.

La gestione di Parcheggi Italia

La gestione del silo di Città Alta è in capo a Parcheggi Italia Spa, una società che opera nel settore della gestione di parcheggi e mobilità urbana. Parcheggi Italia fa parte del gruppo Best in Parking, specializzato nella gestione e sviluppo di strutture di sosta in diverse città italiane. Di Parcheggi Italia fa parte la Bergamo Parcheggi Spa, società costituita per la realizzazione e gestione del parcheggio di Città Alta, che oggi vede la sua compagine societaria composta al 90% da Parcheggi Italia e al 10% da Atb.

«L’attività procede come da previsioni – spiega Enrico Felli, presidente di Bergamo Parcheggi –. La gente inizia a conoscerlo, dopo una iniziale difficoltà di comprensione del meccanismo della Ztl, che probabilmente noi per primi non siamo stati in grado di far percepire agli automobilisti. L’accesso solo dal viale può effettivamente aver generato confusione». A telecamere accese, l’unica possibilità di accedere al parcheggio resterà, anche in futuro, il passaggio dalla porta Sant’Agostino, conferma Felli, «per una ragione tecnica dovuta al fatto che è difficile controllare e aggiornate i flussi contemporaneamente da tutti gli accessi».

Nei primi 11 mesi di attività gli accessi al parcheggio della Fara sono stati 175.241, alla media di 15.931 accessi al mese e un picco di 21.987 a dicembre. Buone le performance del weekend e dei festivi, dove la media è di 1.200 accessi al giorno.

Pieno nel weekend, ma vuoto durante la settimana, è questo il cruccio del Comune di Bergamo: «Ogni parcheggio ha una sua peculiarità in funzione della tipologia di clientela – spiega l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda –. Nei giorni festivi le performance sono molto alte, tra le migliori di tutti i parcheggi della città, tuttavia l’aspettativa del Comune è cercare di raggiungere un livello di occupazione maggiore durante le giornate lavorative, anche in funzione di tariffe più basse». Il nodo delle tariffe è la leva sulla quale Palazzo Frizzoni sta cercando di premere sul gestore per fare in modo di abbassare il costo orario della sosta dal lunedì al venerdì nelle ore diurne. Oggi la tariffa è di 3,30 euro all’ora, il massimo previsto dalla convenzione (che scende a 3 euro, se in possesso dell’app B Move, unico mezzo che consente anche di usufruire del forfait serale di 6 euro). «Abbiamo fatto presente la questione al gestore – ha aggiunto Berlanda – e siamo in attesa di capire quale sarà il suo orientamento».

Gli stalli in concessione

Un altro dato confortante è che quasi tutti i 64 parcheggi destinati alla vendita (o meglio al diritto di superficie per 99 anni, al prezzo medio di 60mila euro a stallo) sono stati assegnati. Ne restano meno di una decina, fanno sapere da Bergamo Parcheggi, ma gli altri sono stati acquisiti per la maggior parte dai residenti di Città Alta fin dalle prime settimane di disponibilità dei posti.

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