
Cronaca / Valle Seriana
Sabato 19 Aprile 2025
Valli bergamasche, trasferiti altrove decine di migranti per allentare la pressione sui centri
LA DECISIONE. A Gromo, Taleggio e Valbondione, dove i sindaci avevano manifestato i disagi. Un operatore: «Ridistribuzione verso poli di accoglienza che hanno più disponibilità».
Trasferimenti, venerdì 18 aprile, per decine di richiedenti asilo ospitati nei Centri di accoglienza di Gromo, Valbondione e Taleggio.
Dopo che nella tarda mattinata di venerdì 18 aprile il prefetto di Bergamo Luca Rotondi ha comunicato ai sindaci di Valbondione, Walter Semperboni, e Sara Riva di Gromo che sarebbe stato trasferito «un numero consistente» dei migranti, nelle ore successive sono già iniziati i primi spostamenti.
Diretti in Veneto
Con gli autobus sono stati trasferiti dall’hotel Gromo complessivamente 34 migranti, dal centro di Gavazzo di Valbondione 28 migranti. I bus si sono diretti in Veneto. A Gromo erano presenti le forze dell’ordine, oltre alla sindaca Sara Riva e al suo vice Matteo Oprandi.
«C’è un caso significativo, di un ragazzo che ha un contratto a tempo indeterminato in un’azienda del posto: doveva essere trasferito, invece è arrivato il suo datore di lavoro che si è detto disponibile ad accoglierlo a casa sua temporaneamente»
«Al mattino il prefetto mi aveva comunicato che il trasferimento sarebbe stato imminente, io gli avevo detto che speravo avvenisse prima di Pasqua, poche ore dopo erano già qui i pullman - commenta Riva -. Dalla Prefettura ci hanno detto che l’obiettivo è ridurli della metà». Se a Gromo restassero infatti 50 migranti, secondo la prima cittadina, «i numeri sarebbero ancora troppo elevati». Che finalmente le acque si siano mosse è, secondo la prima cittadina, «un passaggio doveroso, finalmente una risposta concreta alle nostre richieste: siamo in questa situazione da due anni e finora non era mai stato fatto nulla».
Tra i presenti venerdì 18 aprile a Gromo anche alcuni volontari dell’associazione «Cap24020». Alessandra Olivari ha sottolineato il fatto che tra i migranti trasferiti siano stati scelti proprio quelli che avevano già trovato un lavoro. «Ci siamo attivati subito con la Prefettura e la cooperativa per verificare questa cosa e non risulta - riferisce la sindaca -. Fatte poche eccezioni, non sono stati trovati i contratti di lavoro di questi migranti. C’è un caso significativo, di un ragazzo che ha un contratto a tempo indeterminato in un’azienda del posto: doveva essere trasferito, invece è arrivato il suo datore di lavoro che si è detto disponibile ad accoglierlo a casa sua temporaneamente».
A Valbondione
Pullman anche al centro di Gavazzo. Il sindaco di Valbondione, Walter Semperboni, aveva minacciato di andare al Quirinale a protestare per denunciare la situazione - definita a più riprese «insostenibile» - della frazione dove sono ospitati più di 50 migranti: «Ho ricevuto la notizia dal Prefetto di Bergamo che entro due o tre giorni il numero dei migranti sarebbe stato dimezzato - annuncia -. Mi fa molto piacere, è un segno che la sinergia tra le istituzioni funziona».
Esprime soddisfazione per i trasferimenti anche la deputata della Lega Rebecca Frassini, che rivendica il ruolo dell’intervento tempestivo di Molteni: «Andremo avanti in questa direzione, cercando di ridurre sempre più il numero degli arrivi di immigrati irregolari».
A Taleggio
Trasferimenti anche in serata da Taleggio per «un numero abbastanza alto - dice il responsabile della cooperativa Versoprobo di Vercelli, Islao Patriarca che, dal maggio 2023, ha in gestione i centri di accoglienza di Sottochiesa e Costa d’Olda -. Durante l’inverno i flussi verso l’Italia diminuiscono, quindi, al termine della stagione i richiedenti asilo vengono ridistribuiti cercando di bilanciare i numeri delle province. Il nostro compito, tramite i nostri mediatori e assistenti sociali, è segnalare chi si è ormai integrato, perché presente da tempo nelle comunità, perché ha un lavoro o perché va a scuola. Questi non sono stati trasferiti».
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