«Con i bambini si continua a sognare». Oreste Castagna: Bergamo me la immagino come in una favola

Da grande voleva fare il pompiere, la famiglia lo ha mandato a scuola per diventare perito elettronico e lui è finito a fare l’attore. Oreste Castagna, conosciutissimo dai bambini, volto bergamasco molto amato, lavora nel mondo dell’infanzia su Rai Yoyo e ci racconta il suo Natale, fatto di sogni, nuovi progetti e favole di Natale.

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«Come si diventa attori? Difficilissimo, ma ci vuole anche un po’ di casualità. Sicuramente ci vuole grande passione, serve essere testardi, serve studiare tanto. Poi non guastano un po’ di simpatia e tanta umiltà» spiega e ricorda come è iniziato l’Albero Azzurro: «Un progetto bellissimo, nato anche qui per caso. Con grandi autori e il mitico Dodo: un programma seguitissimo e tradotto in più tantissime lingue».

E poi dice: «Amo stare con i bambini: questo mestiere ti rende un po’ futuribile, sempre di non finire mai anche se per forza si invecchia». La Bergamo del futuro? «Meravigliosa, non deve cambiare: io me la immagino sempre come dentro una favola». E la letterina a Babbo Natale? «Scriverei di quanto è importante la famiglia, il valore dell’amicizia. E chiederei che i bambini possano essere e restare bambini. Per me non vorrei mai perdere fantasia e creatività». Poi un consiglio per una lettura sotto l’albero: «Il principe felice di oscar Wilde».

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