«Volevo fare il veterinario». Chicco Cerea: La cucina mi appartiene, nuove aperture nel 2025

L’INTERVISTA. «Fare il ristoratore è una passione, una missione, perché ha un obiettivo: con la propria cucina dare gioia ai propri ospiti». Chicco Cerea è uno dei volti più noti e amati della Bergamasca, chef stellato del ristorante di famiglia «Da Vittorio», a Brusaporto.

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«Il sistema ristorazione in crisi? Era una bolla che è esplosa, e forse era stata gonfiata dai media. Gli chef sono stati visti negli anni come delle star e i ragazzi hanno pensato che fosse un impiego soprattutto mediatico, spesso non capendo la dedizione che c’è dietro. Non è solo “si chef”, ma è sacrificio, tante ore di studio, ricerca, attività» spiega Chicco Cerea che parla delle tre stelle come un «raggiungimento incredibile, ma anche un monito per stare sempre con i piedi per terra». Una filosofia di vita e di famiglia, sempre ricordata dalla mamma, «ago della bilancia». Con uno sguardo al futuro: «Ci stiamo muovendo bene, con nuove operazioni e la Cina che dà soddisfazioni. A Parigi abbiamo ricevuto il premio come migliore ristorante di cucina italiana al mondo nei top 50».

Prossimo progetto? «Solo un’anticipazione: nel 2024 una ristrutturazione dal punto di vista dell’organizzazione e nel 2025 due nuove aperture in Italia» dice, ed è impossibile non citare i famosi Paccheri: «Sono il piatto più semplice che facciamo, ma è il piatto che tutti vogliono - sorride - Se dovessi cucinare per un amico? Dipende dal giorno e da cosa trovo al mercato: spaziamo da un uovo al caviale ad una salame, polenta e zola; da una spuma di patate e tartufo ad uno spaghetto alle vongole. Una cucina golosa, che prende cuore e palato».

E se il sogno da bambino era quello di fare il veterinario, è rimasto l’amore per gli animali, con un desiderio tutto enogastronomico, ora realizzato: «Il sogno di cucinare a Papa Francesco nelle scorse settimane si è realizzato: il Pontefice ha partecipato in Vaticano ad un pranzo con il catering realizzato dal nostro staff Da Vittorio».

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