(Foto di Bedolis)
IL RICORDO. Il funerale dell’ex difensore e allenatore dell’Atalanta nella chiesa della Marigolda di Curno. Don Nembrini: «Da allenatore ricordava sempre ai ragazzi: prima uomini, poi calciatori».
«Ci ha regalato la stupenda passione per la vita e lo ha fatto con semplicità». Don Eugenio Nembrini ricorda così, nel corso dell’omelia, Eugenio Perico . L’ex difensore e allenatore dell’Atalanta, 74 anni, è volato via mercoledì ed è stato salutato per l’ultima volta nella mattinata di sabato 20 dicembre alla Chiesa della Marigolda a Curno. Le maglie dell’Atalanta (rappresentata dal dg Umberto Marino) e dell’Ascoli (altra fetta fondamentale del suo percorso), la presenza dell’Aido e soprattutto di tantissimi amici ed ex atalantini per stringersi attorno agli affetti più cari: la moglie Maurizia, i figli Alessandro, Giusi, Gabriele (a sua volta ex difensore cresciuto nelle giovanili nerazzurre, passato dall’AlbinoLeffe fino a raggiungere la serie A con il Cagliari) e Cristina, che ha regalato gocce di toccanti ricordi del papà («noi ci volevamo bene senza dircelo»).
«Io ho fatto la cosa più bella del mondo» ripeteva Eugenio che avrebbe detto «la vita sempre sudata quindi anche la maglia» ha proseguito don Nembrini «perché la persona è un valore assoluto. Dopo aver giocato, ha scelto d’insegnare calcio ai ragazzi e in quel periodo c’era un mantra (”Prima uomini e poi calciatori”) che ha voluto inculcare ai suoi giovani. Che spronava a rincorrere i loro sogni specificando però che la vita non dipende dal calcio». Anche il sindaco Andrea Saccogna ha voluto ricordare Perico.
Da Cesare Prandelli all’ex arbitro Paolo Casarin, da Rolando Bianchi a Massimo Donati, da Marco Pacione ad Adelio Moro e Bartolo Mutti, da Gianpaolo Bellini a Valter Bonacina passando per Giancarlo Finardi, Marino Magrin, Armando Madonna, Claudio Foscarini, Alessio Pala, Gabriele Messina, Roberto Previtali, Domenico Moro, Simon Laner, Gianluca Temelin, Luciano Passirani e Marco Bolis fino a due figure storiche della Dea come Paolo Amaddeo e Carla Marra tutti uniti per il «Genio». Che adesso riposerà nel cimitero di Curno.
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