Athletic Brighela, multa quasi azzerata e squalifica ridotta. «Un successo, l’impegno contro l’indifferenza continua»

Calcio provinciale. La società sportiva, sanzionata per lo striscione umanitario «Cimitero Mediterraneo. Basta morti in mare», ha presentato reclamo alla Corte sportiva d’appello: annullata la multa di 500 euro e ridotta la squalifica al capitano, confermate la sanzione di 50 euro e l’inibizione del mister (non impugnabili). «Aspettiamo le motivazioni, ma di certo hanno vinto la solidarietà e l’umanità».

Multa (quasi) azzerata per la società e squalifica ridotta per il capitano dell’Athletic Brighela, la squadra della Terza categoria bergamasca sanzionata per aver esposto in campo prima della partita con il River Negrone a Scanzorosciate uno striscione dedicato alla tragedia di Cutro con la scritta «Cimitero Mediterraneo. Basta morti in mare». Ad annunciarlo nella mattinata di domenica 19 marzo è stata la stessa società, in un comunicato sui social .

L’11 marzo 2023 l’Athletic Brighela ha inoltrato il reclamo alla Corte sportiva d’appello territoriale e «a seguito dell’udienza tenutasi giovedì 16 marzo 2023 – si legge nella nota della società – la Corte ha accolto il reclamo per l’annullamento della sanzione di 500 euro e la richiesta di riduzione della squalifica al nostro capitano Pietro Rota. Accoglimento quasi totale salvo per la sanzione di 50 euro, che è stata mantenuta ex art. 137 comma 3 del Codice di giustizia sportiva, e per la conferma dell’inibizione del nostro Mister Luigi Cattaneo fino al prossimo 24/03/2023 (sanzione questa, a dire il vero, non reclamabile a norma del codice di giustizia sportiva)».

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«Abbiamo quindi vinto, non del tutto, ma è un successo che vogliamo celebrare con tutte e tutti voi, ringraziando i/le compagni/e avvocati/e Pierluigi Vossi e Chiara Lupattelli che ci hanno assistito pro-bono nella predisposizione e nel deposito del ricorso. Un ringraziamento speciale va anche al nostro D.S. Eros Tasca ed alla nostra Socia Noemi Arrighetti che si sono presentate/i in udienza sostenendo le ragioni dell’Asd Athletic Brighela di fronte alla Corte».

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«Abbiamo vinto per davvero – prosegue la nota –. Abbiamo rilanciato la sfida e in tantissime/i state già sostenendo il crowdfunding a sostegno di ResQ - People saving people e Mediterranea Saving Humans. Ora aspettiamo, nei prossimi 10 giorni, il deposito delle motivazioni della Corte ma, di certo, hanno vinto la Ragione, l’Umanità e la Solidarietà».

«Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, lotteremo contro l’indifferenza»

«Ora continuiamo così – aggiunge ancora la società –. Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Lotteremo contro l’indifferenza, faremo emergere le contraddizioni laddove riterremo fondamentale interrogarci come cittadine/i. Noi sappiamo perché migliaia di persone scappano, fuggono e intraprendono viaggi della speranza».

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Nella nota anche una riflessione sulla tragedia di Cutro, dalla quale è scaturito lo striscione che ha dato il «la» a tutta la vicenda: «La retorica di queste settimane – scrive ancora la società – rispetto alla strage di Cutro, ha toccato livelli di incompetenza, approssimazione e brutalità mediatica completamente inaccettabile. Alcune esternazioni pubbliche rasentano il grottesco. A rendere ancor più complesso e drammatico il quadro attuale sono i bilanci delle vittime che inesorabilmente crescono e pesano sulle nostre coscienze. Siamo noi i responsabili del presente e del futuro. Non i nostri figli. Non i nostri avi. Questa Italia, questa Europa, questa società occidentale che costruisce muri e fortezze sta a noi tutte/i cambiarla se non ci sta bene».

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«Oggi – conclude il comunicato – più che mai dobbiamo pretendere la garanzia della protezione internazionale per chi scappa e per chiunque desideri altre possibilità. Sosteniamo chiunque in questo momento dedica la propria vita per evitare nuove stragi nel Mediterraneo. Alziamo la nostra voce e lottiamo per i diritti di chi oggi non ha nemmeno diritto di esistere. Together We Stand: Basta morti in Mare!».

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