Calcio provinciale, Athletic Brighela stangato per lo striscione umanitario

Terza categoria. Giocatori in campo con la scritta: «Basta morti in mare». Il Giudice sportivo: «Non autorizzata dall’arbitro». Maximulta e squalifiche.

Era stata pensata con i più nobili intenti, ha finito per ripercuotersi contro i suoi promotori in maniera piuttosto rumorosa. Il Giudice sportivo della Delegazione di Bergamo è intervenuto con mano pesante sull’iniziativa dell’Athletic Brighela, società della Terza categoria bergamasca che domenica scorsa – in occasione della gara giocata sul campo del River Negrone (girone B) – ha esibito nel prepartita uno striscione dedicato alla tragedia di Cutro.

Sport e impegno sociale «Cimitero Mediterraneo. Basta morti in mare» è stato il messaggio forte lanciato dalla società rossonera, notoriamente impegnata su temi e fronti dal carattere sociale. E il pensiero è stato rilanciato anche sui canali social, ricordando le «questioni umane che da troppo stanno caratterizzando il nostro paese in modo negativo. Dopo quella che i nostri politici seguitano a chiamare “tragedia” ed è invece risultato di scelte ben precise, ribadiamo che noi non ci stiamo. Basta morti in mare! Basta indifferenza!».

Ma giovedì il comunicato settimanale della Delegazione provinciale ha inquadrato il fatto in altro modo: «Dagli atti ufficiali di gara supportati dal supplemento di rapporto – ha scritto il Giudice sportivo – è emerso che, prima dell’incontro, il capitano della società Asd Athletic Brighela, sig. Pietro Rota, chiedeva al Direttore di gara di essere autorizzato a introdurre ed esporre sul terreno di gioco uno striscione, a detta dello stesso non a contenuto politico. Di contro, l’Ufficiale di gara, non autorizzava la richiesta».

Il rapporto arbitrale riporta poi che «dopo aver regolarmente fatto ingresso sul terreno di gioco, al capitano dell’Asd Athletic Brighela veniva consegnato il predetto striscione dai tesserati posizionatisi sulla propria panchina, non individuati a referto dall’arbitro. Lo striscione, a quel punto, veniva esposto al pubblico per una ventina di secondi da tutti i calciatori della citata società, ma non da quelli del Asd River Negrone, disattendendo così le indicazioni dell’Ufficiale di gara».

Provvedimento contraddittorio

L’aver posto in essere un comportamento non autorizzato dall’arbitro ha così spinto il Giudice a prendere una serie di pesanti provvedimenti: la società è stata punita con ammende per un totale di 550 euro; il capitano Rota è stato squalificato fino al 23 aprile; e un’altra inibizione ha raggiunto anche il dirigente accompagnatore e allenatore Luigi Cattaneo, provvedimento quest’ultimo però proposto in maniera contraddittoria, quasi certamente per un errore di trascrizione. Nella delibera, infatti, si parla di stop fino al 24 marzo, nel dettaglio dei singoli tesserati viene invece indicata la data del 24 aprile.

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