Ambiente e Energia
Venerdì 14 Novembre 2025
Transizione 5.0, i periti industriali al tavolo voluto da Urso
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - "Apprendiamo con soddisfazione la notiza dell'inclusione dei liberi professionisti coinvolti nella diagnosi energetica nel piano Transizione 5.0 fra i partecipanti al tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il prossimo 18 novembre, per fare il punto sulla misura, dopo l'esaurimento dei fondi per l'elevato gradimento della misura manifestato dal sistema produttivo". Lo fa sapere il presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali Giovanni Esposito, che ringrazia "il ministro per la sensibilità dimostrata, così come l'onorevole Andrea de Bertoldi (Lega), che ha raccolto le nostre istanze sin da quando, nel 2024, si adoperò per fare inserire periti industriali e ingegneri tra i professionisti abilitati a certificatori delle imprese per l'accesso agli incentivi".
"È importante - sottolinea Esposito - che tutti gli attori coinvolti possano fornire osservazioni e analisi sul futuro di un provvedimento significativo per il tessuto produttivo nazionale e per l'attività di tanti colleghi che, in queste settimane, stanno portando avanti prestazioni messe a rischio dalla brusca interruzione dell'iniziativa".
Il Consiglio nazionale dei periti industriali ha formalmente chiesto, con una nota inviata al dicastero lo scorso 12 novembre, di poter prendere parte all'incontro a Palazzo Piacentini con le principali associazioni nazionali d'impresa alla luce dell'esaurimento delle risorse disponibili, sottolineando come la categoria rientra tra le professioni tecniche abilitate alle certificazioni previste dal decreto, e come abbia svolto, sino ad oggi, un ruolo fondamentale nell'assistenza alle imprese beneficiarie. Inoltre, ha evidenziato le criticità emerse a seguito dell'improvviso esaurimento delle risorse destinate al Piano, che rischia di compromettere il lavoro svolto da numerosi professionisti e di lasciare senza riconoscimento le attività già avviate per molte aziende, termina la nota. (ANSA).
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