Non solo bocconi: i mille volti dell’avvelenamento negli animali domestici

DA SAPERE. L’avvelenamento rappresenta una delle emergenze veterinarie più gravi e purtroppo frequenti nella pratica clinica.

Bergamo

Ogni anno numerosi cani e gatti vengono condotti d’urgenza presso ambulatori e cliniche dopo aver ingerito, inalato o assorbito sostanze tossiche presenti nell’ambiente domestico o all’esterno durante le passeggiate.
È importante sottolineare che l’esposizione a sostanze velenose può avvenire non soltanto per via alimentare, ma anche attraverso la cute o le vie respiratorie. Prodotti di uso comune come farmaci, detergenti, insetticidi o rodenticidi rappresentano potenziali fonti di intossicazione. Alcuni episodi sono accidentali, mentre altri, purtroppo, sono il risultato di azioni dolose.

È importante sottolineare che l’esposizione a sostanze velenose può avvenire non soltanto per via alimentare, ma anche attraverso la cute o le vie respiratorie

I pericoli dentro casa

Le cause più frequenti di avvelenamento involontario nei piccoli animali derivano dall’ingestione di farmaci ad uso umano, anche di libera vendita (es. ibuprofene, paracetamolo, aspirina), spesso altamente tossici per cani e soprattutto per gatti.
Possono essere anche prodotti antiparassitari non specifici per la specie: un esempio critico è la permetrina, comunemente presente in spot-on e spray per il cane, ma estremamente tossica e potenzialmente letale per il gatto, anche a dosi molto basse. In altri casi possono essere detergenti, antigelo, lumachicidi, fertilizzanti, che contengono sostanze caustiche o neurotossiche così come piante ornamentali tossiche, tra cui il giglio, la stella di Natale, ficus e dieffenbachia.

L’automedicazione con farmaci destinati all’uomo costituisce un rischio grave: anche una singola compressa di analgesico può avere conseguenze fatali se somministrata senza il controllo del medico veterinario.

I veleni che si trovano nelle esche provocano emorragie interne o alterazioni neurologiche e rappresentano una minaccia non solo per gli animali domestici ma anche per la fauna selvatica

I pericoli all’esterno: bocconi avvelenati e rodenticidi

All’aperto il rischio più insidioso è rappresentato dai bocconi avvelenati, spesso preparati deliberatamente con rodenticidi a base di anticoagulanti o altre sostanze tossiche. Questi veleni, facilmente reperibili, provocano emorragie interne o alterazioni neurologiche e rappresentano una minaccia non solo per gli animali domestici ma anche per la fauna selvatica.
La preparazione e la diffusione di esche avvelenate sono vietate dalla legge
, ma casi di questo tipo vengono ancora segnalati con regolarità. È fondamentale denunciare qualsiasi sospetto alle autorità competenti (Servizio Veterinario dell’Ats, Forze dell’Ordine) affinché possano intervenire e mettere in sicurezza l’area.

Cosa fare in caso di sospetto avvelenamento

Il riconoscimento precoce è essenziale. I sintomi più comuni comprendono vomito acuto o persistente; ipersalivazione, diarrea, difficoltà respiratoria; tremori, convulsioni o atassia.

La priorità è recarsi immediatamente dal veterinario o presso un pronto soccorso veterinario. Se possibile, raccogliere informazioni sulla sostanza sospetta (contenitore, residui, esca rinvenuta) e fornirle al medico: questo può rendere più rapido ed efficace il trattamento.

In caso di ritrovamento di un’esca sospetta

È importante non toccarle mai a mani nude un’esca sospetta così come è importante quindi raccoglierla utilizzando guanti o sacchetti igienici. Se si ha anche solo un dubbio a riguardo, è sempre meglio segnalare immediatamente l’episodio alle autorità veterinarie locali.

La prevenzione

La protezione degli animali domestici dagli avvelenamenti richiede attenzione, consapevolezza e informazione. Pur trattandosi di un rischio purtroppo non raro anche nel nostro territorio, la prevenzione e un intervento tempestivo restano gli strumenti più efficaci per salvaguardare la salute dei nostri compagni a quattro zampe.

La rubrica

Questo articolo nasce dalla collaborazione tra L’Eco di Bergamo e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo che ogni due settimane cura la rubrica «Amici con la coda» con consigli e informazioni utili per la cura e la conoscenza del mondo animale. L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo è costituito da tutti i medici veterinari iscritti all’Albo e assume nell’ambito dell’esercizio della professione veterinaria notevole importanza ed autorità. Rappresenta circa 600 professionisti su tutto il territorio bergamasco: medico veterinario per gli animali da compagnia, medico veterinario negli allevamenti zootecnici, medico veterinario nel Servizio veterinario pubblico.

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