Accademia Carrara, lo «Scudo Blu» per proteggerla

LA CERIMONIA. Apposto il simbolo internazionale di protezione dei beni culturali dai rischi dei conflitti armati.

È uno scrigno di bellezza, di capolavori che raccontano cinque secoli di storia dell’arte italiana, dal Rinascimento all’Ottocento, ma anche un motore di cultura per l’intero territorio. All’Accademia Carrara è stato apposto ieri lo «Scudo Blu», simbolo internazionale della protezione dei beni culturali dai rischi di conflitti armati, come indicato dalla Convenzione dell’Aja del 1954. Sulla scia della campagna nazionale di Croce Rossa italiana, «Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola», i comitati di Bergamo e Brescia hanno infatti dato vita a un percorso di monitoraggio e apposizione degli «Scudi Blu», nonché di divulgazione del diritto internazionale umanitario, nelle due città Capitale italiana della Cultura 2023, conclusosi simbolicamente con l’evento di venerdì 13 gennaio.

«Lo Scudo rappresenta l’impegno a coltivare la pace ogni giorno – spiega Gianluca Sforza, referente del progetto delegato Principi e Valori del Comitato di Bergamo della Cri –. Abbiamo apposto nove emblemi nella Bergamasca, dal Teatro Donizetti al Santuario di Caravaggio, passando, tra gli altri, per l’ex monastero di Sant’Agostino, le Mura Venete e la diga del Gleno». «L’anno della Capitale è stato ricco di momenti preziosi, apporre lo Scudo è un segno di responsabilità, quanto mai attuale se pensiamo alla guerra in Ucraina», commenta il sindaco Giorgio Gori. «Abbiamo accolto in Carrara due angeli provenienti dal Museo di Leopoli, come messaggio di pace», ricorda Maria Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia Carrara.

In questi mesi, grazie al progetto dei comitati di Bergamo e Brescia, sono stati apposti una ventina di Scudi tra Bergamo e Brescia e formati al diritto internazionale umanitario centinaia di operatori culturali e studenti. «Si costruisce la pace anche attraverso l’educazione», le parole di Elisabetta Bani, prorettrice dell’Università. Il lavoro di monitoraggio e apposizione dello «Scudo Blu» proseguirà con il passaggio di consegne al Comitato della Croce Rossa di Pesaro, Capitale della Cultura 2024. «Lasciamo, insieme, un’eredità importante che non si esaurirà con il 2023», conclude Maurizio Bonomi, presidente del Comitato di Bergamo della Cri.

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