Addio al dottor Corapi, chirurgo di grande umanità

IL LUTTO. Un professionista stimato e apprezzato da tutta la comunità medica. Una persona attenta e presente in famiglia. I funerali mercoledì alle 14.30 nella parrocchia di Valtesse.

È mancato Antonio Corapi, chirurgo plastico, 65 anni di cui ben 27 passati in Humanitas Gavazzeni. Il dottor Corapi era responsabile dell’Unità funzionale di Chiurugia postbariatrica del Dipartimento chirurgico di Humanitas.

Chi era Antonio Corapi

Una carriera che vantava 30 anni di esperienza nel campo della Chirurgia plastica. Si era specializzato in vari ambiti, dalla chirurgia ricostruttiva della mammella a quella plastica oncologica per arrivare poi alla chirurgia postbariatrica, vale a dire quella branca della chirurgia plastica ricostruttiva che rimodella il corpo dei pazienti dopo una significativa perdita di peso. «Con profondo dispiacere, tutti noi di Humanitas Gavazzeni e Humanitas Castelli abbiamo accolto la notizia della scomparsa del dottor Antonio Corapi, con il quale abbiamo condiviso un lungo e significativo percorso professionale e umano – ha fatto sapere Alessandro Liguori, amministratore delegato Humanitas Gavazzeni e Castelli –. Collega stimato e professionista esemplare, Antonio ha contribuito con dedizione, competenza e passione alla crescita delle nostre strutture, partecipando attivamente alla vita dei nostri ospedali. La sua prematura scomparsa lascia in tutti noi un profondo vuoto, umano e professionale. Antonio, ci mancherai molto».

Il dottor Corapi era specializzato in Chirurgia plastica e in Chirurgia d’urgenza e Pronto Soccorso, ed è stato un punto di riferimento per i pazienti che per anni hanno potuto contare sulla sua competenza, sulla sua passione e sulla sua grande umanità. Dal 1998 aveva messo la sua esperienza al servizio dei pazienti di Humanitas Gavazzeni e Castelli, lavorando all’interno del Dipartimento Chirurgico e guidando, negli ultimi dieci anni, il team di Chirurgia ricostruttiva oncologica e post bariatrica.

Non solo uno stimato professionista, ma un marito e padre esemplare. «Antonio è stato per tutti noi un grande esempio di resilienza negli anni della malattia – lo ricorda la moglie Larissa –. Anche se il lavoro lo assorbiva per molta parte della giornata, Antonio era molto attento e presente anche in famiglia e in particolare verso nostra figlia Beatrice che amava sopra ogni cosa. Erano molto legati anche dalla passione per il mare che condividevano. Da un lato Antonio, nato in Calabria, amava la sua terra, a cui era molto legato, e il mare, mentre Beatrice ha una laurea in ingegneria nautica. Appena poteva si ritagliava del tempo per stare con noi perché ci teneva alla famiglia e, soprattutto negli anni della malattia, ha organizzato tanti momenti di condivisione». I funerali si terranno oggi alle 14.30 nella parrocchiale di Valtesse.

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