Addio all’industriale Antonio Zanetti: «Etica d’impresa legata al territorio»

Il profilo. Si è spento ieri all’età di 97 anni. Leader nel mondo lattiero-caseario, diverse le cariche associative e negli istituti di credito. Il fratello Emilio: «Abbiamo sempre lavorato fianco a fianco».

Il mondo lattiero-caseario perde uno dei suoi grandi protagonisti. È mancato ieri, a 97 anni, Antonio Zanetti, imprenditore lungimirante dell’industria italiana del Dopoguerra. Insieme al fratello Emilio ha sviluppato l’azienda di famiglia grazie a scelte lungimiranti che hanno portato sviluppo e occupazione. La realtà che conosciamo oggi come Zanetti Spa, con sede a Lallio, è stata fondata a fine ’800 come piccola eccellenza locale nella stagionatura di formaggi a pasta dura e negli anni a cavallo delle due guerre mondiali diventa uno dei principali stagionatori di Grana. Il padre, Guido Zanetti, fondatore ha poi passato il testimone ai due figli Antonio e Emilio. Il primo dei fratelli, classe 1925, ha portato avanti con successo l’attività acquisita nel 1946 dalla famiglia con il caseificio di Marmirolo, in provincia di Mantova. Pochi anni più tardi, nel 1949, Antonio viene affiancato dal fratello Emilio, fresco di diploma e non ancora diciottenne: insieme hanno costruito una delle attività più floride nel comparto lattiero-caseario. Antonio si è sempre occupato della produzione, mentre Emilio delle vendite.

Antonio Zanetti si è trasferito nel Mantovano per lavoro e negli anni ha ricoperto anche numerose cariche associative e negli istituti di credito. Dal 1975 al 1986 è stato nominato vicepresidente del Consorzio Grana Padano, carica attualmente ricoperta dal figlio Attilio; per un trentennio è stato consigliere di Assolatte, la cui presidenza oggi è in mano al nipote Paolo. Dal 1969 è stato inoltre consigliere della Banca Agricola Mantovana, fino alla fusione per incorporazione in Banca Monte dei Paschi di Siena: una decisione alla quale Antonio Zanetti si era opposto strenuamente, arrivando a presentare le sue dimissioni dal consiglio.Nel frattempo, anno dopo anno, è cresciuto il peso dell’attività imprenditoriale, che ha sempre tenuto fede all’approccio e ai valori del fondatore, grazie a un’etica imprenditoriale fortemente legata al territorio. Sin dagli anni ‘50 i prodotti Zanetti vengono esportati all’estero e nei decenni prosegue l’espansione del gruppo, grazie a nuove acquisizioni e a una governance molto forte.

Il figlio Attilio: «È sempre stato presente e ci ha trasmesso il senso del dovere, la passione e l’amore per il lavoro, ma anche la coerenza e i valori da trasmettere alle future generazioni»

A fianco dell’attività imprenditoriale, Antonio Zanetti ha costruito una grande famiglia, grazie al matrimonio nel 1953 con la moglie Gisella Radici, originaria di Gandino. Dal loro amore sono nati sette figli: Attilio, Guido, Andrea, Letizia, Carlo, Elena e Marco. «Mio padre ha sempre dimostrato grandi capacità – fa presente il primogenito Attilio Zanetti, presidente della Zanetti Spa –. Senza dubbio ha sempre dimostrato un enorme intuito imprenditoriale, ma lo ricordo soprattutto come un uomo di cuore e amante della sua famiglia. È sempre stato presente e ci ha trasmesso il senso del dovere, la passione e l’amore per il lavoro, ma anche la coerenza e i valori da trasmettere alle future generazioni».

Il fratello Emilio: «Possiamo affermare di aver vissuto in simbiosi, nel rispetto dei veri valori che ci hanno accomunato lungo la vita. Abbiamo sempre operato insieme con l’obiettivo del progresso e per far crescere la nostra impresa»

«Mentre ero in viaggio ho appreso con dispiacere la tristissima notizia – commenta Emilio Zanetti, che ha sempre affiancato il fratello Antonio nell’attività imprenditoriale –. Possiamo proprio affermare di aver vissuto in simbiosi, nel rispetto dei veri valori che ci hanno accomunato lungo la vita. Nel momento un cui una persona cara viene a mancare si crea un vuoto difficilmente colmabile. Con mio fratello abbiamo sempre operato insieme con l’obiettivo del progresso e per far crescere la nostra impresa, dove oggi lavorano i nostri figli e nipoti. Nel 1949 mi sono diplomato e non ero ancora maggiorenne, ma mio padre mi ha subito introdotto in azienda e da lì in poi abbiamo sempre lavorato fianco a fianco». I funerali di Antonio Zanetti saranno celebrati domenica mattina alle 10 nella parrocchia di Frassino a Mantova.

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