Al «Mamoli» nuovo percorso formativo: al via il liceo serale delle Scienze umane

SCUOLA. Con il prossimo anno scolastico si amplia l’offerta con un corso unico in provincia. La preside Ferrarini: «Per intercettare chi ha interrotto gli studi e vuole riprendere».

Sarà la prima, e unica, realtà nella nostra provincia, la seconda a livello regionale. Partirà con il prossimo anno scolastico il liceo serale delle Scienze umane con opzione Economico sociale, la nuova offerta formativa dell’Istituto superiore di istruzione secondaria «Mariagrazia Mamoli». Attualmente questa scuola offre al territorio bergamasco tre indirizzi di studio. I primi due, quello del liceo delle Scienze umane opzione Economico-sociale e quello professionale per i Servizi per la sanità e l’assistenza sociale in orario diurno, mentre quello professionale per i Servizi per la sanità e l’assistenza sociale in orario serale. Quest’ultimo dunque verrà affiancato dal nuovo liceo. «Abbiamo pensato di estendere l’attivazione del corso serale anche al percorso liceale perché vogliamo intercettare quegli studenti che, per i motivi più disparati, hanno interrotto gli studi e che adesso sono pronti a tornare sui banchi – spiega la dirigente Armanda Ferrarini –. Un tempo il serale era nato per andare incontro alle necessità dei lavoratori, ma con il tempo ha cambiato natura. Oggi almeno metà dell’utenza di questi corsi è gente giovane, sotto i 25 anni di età. Pur provenendo da storie scolastiche diverse hanno in comune l’interesse per questo percorso di studi. Questo anche perché spesso sono ragazzi che già studiavano al liceo e che, in seguito a una serie di bocciature, non riescono più a inserirsi in una classe con studenti più giovani di loro. Altri ragazzi invece – commenta ancora la dirigente – hanno purtroppo avuto delle patologie importanti e a causa delle cure mediche prolungate avevano dovuto lasciare la scuola. Ci sono poi gli sportivi ad alto livello che, a causa del ritmo sostenuto degli allenamenti e delle gare, hanno perso il contatto con la scuola. Insomma, riceviamo spesso richieste da un’utenza di questo tipo e per questo abbiamo avviato l’iter per ottenere il permesso».

L’organizzazione

Il via libera definitivo è arrivato settimana scorsa sia dalla Regione sia dalla Provincia in quanto di loro competenza. «Dopo la conferma ufficiale adesso ci sarà la condivisione della realizzazione del corso con gli organi collegiali – spiega Ferrarini –. Per organizzare la scuola al meglio mi sono confrontata con il dirigente dell’Istituto Paolo Frisi di Milano, l’unico finora che ha attivato un liceo serale. Abbiamo condiviso idee ed esperienze di cui mi farò portavoce con i miei docenti e tutto il personale scolastico interessato». L’Istituto Frisi ha avviato nel 2006 un corso liceale nell’indirizzo Socio-Psico Pedagogico che nel 2010 è diventato liceo Economico-Sociale. Lo scorso anno scolastico invece ha attivato anche un Liceo Artistico. «Sto pensando anche a un orario non propriamente serale, piuttosto pomeridiano, ma anche questo è ancora tutto da decidere. Certa è invece la scansione degli studi che sarà uguale a quella del corso professionale serale. Ci saranno tre periodi didattici – spiega la preside –. Uno di prima e seconda, uno per la terza e la quarta e l’ultimo per la classe quinta. In pratica gli studenti possono conseguire in tre anni il diploma di scuola superiore, a tutti gli effetti uguale a quello conseguito con un corso di studi di cinque anni. Si possono iscrivere coloro che hanno più di 18 anni, ma anche chi ne ha 16 e non è in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione».

Curriculum personalizzati

Un aspetto interessante relativo a questo tipo di percorso è che vengono fatti dei curricula personalizzati. «Nel senso che in base alla storia scolastica pregressa del ragazzo si organizza come meglio articolare il suo nuovo percorso. Ad esempio, se si iscrive uno studente che possiede già un titolo di studio questo frequenterà quelle lezioni utili per il suo riallineamento a quelle che sono le conoscenze disciplinari richieste dal liceo. È una scommessa che dovrebbe partire con il prossimo anno scolastico e naturalmente – auspica la dirigente – faremo di tutto per vincerla».

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