Alluvione in Romagna: vigili del fuoco di Bergamo salvano un neonato

L’EMERGENZA . Bimbo di 15 giorni isolato con i genitori, senza luce e acqua, sulle colline di Cesena: raggiunto in elicottero. Recuperate dai nostri vigili del fuoco 90 persone: 95 anni la più anziana. Alpini a Sant’Agata: strade invase dal fango.

Solo quindici giorni. Tanti ne ha il neonato che i vigili del fuoco di Bergamo hanno tratto in salvo con l’elicottero, sulle colline sopra Cesena, dove i nostri pompieri sono impegnati in questi giorni di soccorso alle popolazioni della Romagna duramente colpite dall’alluvione. Il piccolo era isolato in casa con i genitori, senza acqua né corrente elettrica e senza la possibilità di muoversi, visto che le strade attorno erano franate: è stato evacuato con mamma e papà in elicottero, diventando il più giovane romagnolo tratto in salvo tra le circa 90 persone che i nostri pompieri hanno recuperato in questi giorni di emergenza. La più anziana, invece, ha 95 anni ed è stata a sua volta soccorsa con l’elicottero. Ai vigili del fuoco di Bergamo è stato tra l’altro affidato il coordinamento di tutti i loro colleghi che stanno operando a Cesena e nel territorio circostante. Si tratta di circa 120 vigili del fuoco giunti da varie province italiane.

Nelle prime fasi dell’emergenza la città romagnola – che conta quasi centomila abitanti e dunque è poco più piccola di Bergamo – non era in realtà stata interessata dall’alluvione: soltanto negli ultimi giorni l’ingrossamento e la conseguente esondazione del fiume Savio hanno causato danni e allagamenti nel centro abitato, isolando in particolare diverse località e frazioni collinari. Il compito dei vigili del fuoco in queste ore è proprio di raggiungere queste persone – con l’elicottero se nei punti più impervi, con i mezzi anfibi se in zone raggiungibili anche da terra – e portarle in salvo in luoghi sicuri. Oltre al personale specializzato nei soccorsi, da Bergamo sono partite anche due unità dedicate al cosiddetto «movimento terra», visto che l’abitato e i dintorni sono invasi da acqua e soprattutto ormai dal fango. Diversi i voli in elicottero nelle zone collinari, per un totale di una cinquantina di persone recuperate dalle loro case isolate nelle località di Diolaguardia, Roncofreddo e Mercato Saraceno. Cui si aggiungono una quarantina di altri abitanti raggiunti invece a piedi o con i mezzi anfibi a Ronta, Martorana e San Martino.

Tra lunedì e martedì probabilmente le squadre partite da Bergamo fin dalle prime ore dell’emergenza alluvionale saranno richiamate indietro e non verranno sostituite, com’era avvenuto nei giorni scorsi: questo perché l’emergenza da straordinaria, qual era nei giorni scorsi, sta diventando ordinaria – perlomeno nella zona di Cesena – e potrà essere gestita dai pompieri del locale distaccamento.

In tutta l’Emilia Romagna colpita dall’alluvione sono complessivamente 1.121 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso: 301 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 506 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. Presenti poi 330 soccorritori acquatici, 80 esperti in operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 38 le unità speleo-alpino-fluviali e 21 sommozzatori. Tra i mezzi, 35 sono piccoli natanti, 7 anfibi, 14 idrovore, quattro elicotteri e 10 droni. Effettuati finora quasi quattromila interventi – precisamente 3.998 –: 1.202 a Bologna, 1.508 a Ravenna, 970 a Forlì-Cesena e 318 a Rimini.

Ieri sono intanto arrivati in Romagna anche i volontari della colonna mobile provinciale della Protezione civile, incaricati di ripulire da fango e detriti le strade di Sant’Agata sul Santerno, paese di 2.800 abitanti della provincia di Ravenna: in capo una quindicina di bergamaschi, tra volontari dell’Associazione nazionale alpini, dell’Antincendio boschivo di Castelli Calepio e di «Orobie Soccorso». «È stato un primo giorno per ambientarsi ma per iniziare già a lavorare a pulire il fango», racconta Renato Righetti, responsabile del servizio di Protezione civile della Provincia». Giunti domenica nella zona di Forlì anche i volontari bergamaschi di Anpas: un gruppo del Corpo volontari Presolana, della Croce Verde di Colzate e della Croce Blu Basso Sebino, con 4 mezzi 4x4, 3 carrelli con modulo idrogeologico e 7 idrovore. Rientrati invece ieri all’alba i sommozzatori volontari di Treviglio.

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