Altri 4 bambini di Gaza verranno curati in Lombardia

SANITÀ. Sono 30 da inizio guerra ricoverati in strutture della Lombardi, tra cui l’ospedale di Bergamo.

Sono in totale 25 i bambini provenienti da Gaza con politraumi da guerra, accompagnati da 69 parenti o caregiver, curati e assistiti nelle strutture ospedaliere della Lombardia, arrivati grazie a medici, infermieri e personale sanitario Areu . Nei prossimi giorni sono attesi altri 4 bimbi accompagnati da 14 caregiver/parenti.

Lo ha sottolineato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso, relazionando - dopo l’intervento del Cardinale Pierbattista Pizzaballa - in Consiglio regionale sull’azione di Regione Lombardia in merito ai bambini provenienti da Gaza.

I principali presidi ospedalieri lombardi coinvolti sono stati il Niguarda di Milano, il Policlinico di Milano, il Vittore Buzzi di Milano, l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, gli Spedali Civili di Brescia e il San Gerardo di Monza.

Bertolaso si è soffermato in particolare sull’ iniziativa di «Progetto Arca» di accoglienza per i minori e i loro familiari provenienti dalla Striscia di Gaza, gestita in collaborazione tra la Fondazione Progetto Arca e Regione Lombardia con l’obiettivo di fornire un alloggio, supporto e beni di prima necessità ai bambini e alle loro famiglie che sono arrivati in Italia per ricevere cure mediche specialistiche, raccogliendo fondi, beni e giocattoli per il loro sostegno: complessivamente finora sono state raccolte 90mila euro ed è stata fornita accoglienza a 18 famiglie e 52 minori.

«Arriveranno altri 4 bambini spero nei prossimi giorni e arriveremo a 30 bambini ricoverati negli ospedali della nostra Regione, tutti casi molo gravi. Stranamente, quando si tratta di individuare le situazioni più critiche alla Regione Lombardia viene sempre chiesto di occuparsi dei problemi più seri. Noi - ha detto a margine del suo intervento Bertolaso - lo facciamo volentieri, abbiamo strutture eccellenti e stiamo dando il meglio di noi stessi per garantire anche a questi bambini l’assistenza che meritano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA