Autobus, da settembre scattano i rincari: si salvano gli abbonamenti degli studenti

TRASPORTI . L’Agenzia del Tpl ha deliberato rincari in media del 7,2% per l’adeguamento all’andamento inflattivo. In città il biglietto singolo passa da 1,50 euro a 1,70. «Salvaguardato chi usa con più frequenza i mezzi pubblici».

La buona notizia è che gli abbonamenti annuali urbani ed extraurbani per gli studenti non vengono toccati. L’altro lato della medaglia è che gli aumenti saranno comunque spalmati sul resto dei titoli di viaggio, con in media un +7,2% di rincaro. Qualche esempio? In città il biglietto singolo passa da 1,50 a 1,70 euro. In provincia - dove gli autobus faticano a tornare ai livelli di riempimento pre Covid - anche gli abbonamenti ordinari mensili e annuali salgono.

Ieri l’Agenzia per il trasporto pubblico locale (Tpl) della provincia di Bergamo - in una riunione del Consiglio d’amministrazione che è andata più lunga del previsto - ha ratificato l’aumento delle tariffe per gli autobus, che scatterà dal 1° settembre. Dove è stato possibile, sono state accolte le indicazioni dei soci, Comune di Bergamo e Provincia in primis, che chiedevano di «risparmiare» dai rincari le fasce di utenti più «deboli» e più «affezionate». «Avendo l’obbligo dell’adeguamento tariffario all’andamento dell’inflazione, d’accordo con i soci abbiamo cercato di salvaguardare il più possibile gli utenti che già utilizzano il Tpl – commenta Angela Ceresoli, presidente del Cda –. In un momento in cui la scarsità di risorse dedicata al settore non consente di pensare a obiettivi più ambiziosi, cerchiamo almeno di non minare ulteriormente la fiducia dei nostri utenti». La situazione del sistema resta difficile - il bilancio è in equilibrio, ma mancano sempre circa 3 milioni di euro per avere un servizio più efficiente - e per far quadrare i conti, in attesa che ai livelli superiori vengano incrementati i fondi a disposizione, le tariffe restano un’entrata determinante.

L’area urbana

«Per quanto ci riguarda – commenta l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni, ricordando i 3 milioni dati dal Comune al Tpl – possiamo dirci soddisfatti, visto che avevamo dato l’indicazione di concentrare gli adeguamenti sui titoli di viaggio singoli, salvaguardando gli abbonamenti, per studenti e anziani, che sono quelli che pesano di più sui bilanci familiari. Chi usa invece l’autobus una volta ogni tanto oppure i turisti possono assorbire meglio queste spese». Sulle cinque zone dell’«Atb system» quindi non ci sono conseguenze per gli abbonamenti mensili (fermi a 36 euro per la città) e annuali (260 euro studenti e 325 per gli altri), che non subiranno rincari. Per il resto il biglietto singolo segna da +20 centesimi (da 1,50 a 1,70 euro per la zona 1) a +50 centesimi (da 3 a 3,50 euro per le cinque zone). Il carnet da dieci corse passa da 12,50 euro a 14,50 euro (+2 euro) per una zona fino a 29,50 euro per le cinque zone (+4,50 euro). Il settimanale va da 11,50 a 14,50 (+3 euro) per la zona 1 fino a 28 euro (+5,50 euro) per l’intero sistema. «Non è comunque una scelta piacevole – ammette Zenoni –, ma è stato l’unico modo per lasciare invariato il costo degli abbonamenti».

E l’extraurbana

Il ritocco si è reso necessario per stare al passo con l’inflazione che galoppa. Dalla Giunta regionale era arrivato il via libera agli adeguamenti. Per i servizi di trasporto pubblico locale la percentuale indicata era del 4,81%, frutto di un calcolo derivante da due indici Istat legati all’inflazione, e dal soddisfacimento (o meno) di alcuni parametri di qualità. In Bergamasca la percentuale si è tradotta in qualche punto in più (in media il 7,2% appunto) e, ora, andrà applicato nel concreto, in base alle decisioni prese dall’Agenzia. Le conseguenze più dolorose sul sistema provinciale, dove si salva solo l’abbonamento annuale per gli studenti. Tutti gli altri titoli di viaggio subiscono un rincaro: l’abbonamento annuale ordinario subisce un incremento medio tariffario del 3,4%, il mensile del 6,8%, il settimanale del 30,6% e i biglietti singoli del 12,3%. Anche il consigliere provinciale Alessandro Colletta fa notare «l’impegno per salvaguardare le categorie che usano con maggiore intensità il Tpl, in particolare gli studenti» e ricorda i 250mila euro stanziati da Via Tasso con l’ultima variazione di bilancio per il trasporto scolastico. «Serviranno quantomeno a tamponare i tagli di chilometri di tratte determinati dal caro-energia e dagli adeguamenti inflattivi», sostiene. Facendo presente che il trasporto extraurbano viaggia ancora a un tasso di occupazione inferiore a quello del 2019. Toccato dagli adeguamenti anche il titolo di viaggio mensile «Io viaggio-Trenocittà» e «Io viaggio in famiglia», abbonamenti mensili e annuali scontati per il secondo figlio (sotto i 18 anni). Nella delibera di ieri il Cda dell'Agenzia si riserva «di valutare nel corso degli adeguamenti tariffari successivi (nel corso del 2024) gli effetti dell’attuale manovra per procedere, dove necessario, a compensazioni di prezzo tali da aggiornare gli obiettivi di incremento».

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