«Balzer Globe» apre a settembre: musica e cucina nell’ex Diurno

Il locale ipogeo La gestione affidata a Patrizio Locatelli: «Arredi ispirati all’Art Decò e serate dedicate all’intrattenimento».

Si chiamerà «Balzer Globe», ispirandosi allo storico teatro di Shakespeare. «Contaminazione» - tra arti e stili - sarà infatti la parola d’ordine dell’ex Diurno, pronto a riaprire a settembre (la data potrebbe essere quella del 21) nella sua veste totalmente rinnovata. Sono tante le idee che frullano nella testa di Patrizio Locatelli, titolare del caffé storico del Sentierone, pronto per la nuova avventura: la gestione del locale ipogeo sotto piazza Dante.

A lui, la cordata di imprenditori Previtali-Cividini, ha infatti affidato (con un contratto di 9 anni più 9) la scommessa di rilanciare l’intrattenimento in centro città. Locatelli svela qualche dettaglio del «format»: «Puntiamo a un’apertura sette giorni su sette, e ci piacerebbe h24, molto dipenderà dalla risposta. Siamo però fermamente convinti che Bergamo sia matura per questo tipo di proposta e di attività».

Grande attenzione all’arredo e alle grafiche (che strizzeranno l’occhio all’Art Decò, soprattutto nella sua declinazione newyorkese) e al cartellone, perché l’obiettivo è dedicare le serate a diverse forme di spettacolo, dal cabaret alla musica jazz fino alla lirica. «Il palinsesto è in corso di definizione – conferma Locatelli – ma un punto fermo sarà la stretta collaborazione con la Fondazione Donizetti. Francesco Micheli (direttore artistico del Festival Donizetti Opera, ndr) ha già definito i nostri spazi molto interessanti. Si lavora per ospitare una nuova situazione musicale che contamini lirica ed elettronica, anticipando quello che accadrà nel 2023».

Leggi anche

Il locale di circa 1.200 metri quadri ha una capienza autorizzata per 500 persone, che possono arrivare fino a 700 col presidio della sicurezza. Totalmente insonorizzato, non genererà problemi di rumori all’esterno. Accanto alla proposta di intrattenimento (parola su cui Locatelli insiste molto: «Bisogna lavorare sul miglioramento dell’offerta: la maggior parte si svolge fuori città e il centro soffre»), ci sarà la ristorazione: «Abbiamo già scelto lo chef da portare a bordo, studierà il menu».

Almeno 15 persone saranno impiegate con diverse mansioni, arrivando a picchi di 30-35 unità in caso di particolari eventi. «Una bella impresa», sottolinea Locatelli, ricordando la precedente esperienza ad Astino durante Expo: «Allora fu un’impresa nuova, e anche questa lo è nelle caratteristiche, perché non c’è stato un prima. È un’esperienza totalmente nuova». Di poche parole (e molti fatti) gli imprenditori Alberto Previtali e Paolo Cividini, che hanno investito 4 milioni di euro per recuperare l’ex rifugio antiaereo realizzato nel 1944. «Sono stati due anni molto complicati– ammettono –: non solo per la pandemia, ma anche per le difficoltà di un cantiere molto complesso, per il recupero delle materie prime e dei macchinari necessari. Il gioco di squadra, però, ha portato al risultato, coniugando i lavori “sopra” e “sotto”, senza snaturare la storia di piazza Dante. Bisogna dare atto che si è invertita la tendenza all’oblio in cui Bergamo era un po’ caduta negli anni passati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA